Gli alunni dell’IC Grazzanise domani in visita alla sinagoga di Napoli

shoah con modiano

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(gp) La Shoah per gli alunni dell’IC Grazzanise non si è conclusa il 27 gennaio. La data della ‘Giornata della Memoria’ non ha segnato la fine delle riflessioni e delle esperienze che gli alunni dell’Istituto hanno avuto modo di vivere ed approfondire.

Dopo l’appuntamento col sig. Tullio Foà, con i plessi di Brezza e Santa Maria la Fossa, a dialogare con gli alunni del plesso di Grazzanise, è stato l’ing. Roberto Modiano che, in modo molto spicciolo, ha portato i ragazzi a riflettere sull’assurdità delle leggi razziali cui è stata sottoposta anche la sua famiglia. Ha sottolineato l’importanza dell’essere persona, del bagaglio culturale e di conoscenze che ciascun uomo può avere invitando i giovani presenti in sala a non perdere occasioni per approfondire la propria cultura ed inseguire i propri sogni, spingendoli a credere in se stessi, nelle proprie capacità, a ragionare con la propria testa, a non lasciarsi guidare dagli altri…

Ha raccontato episodi riguardanti la sua famiglia, ha raccontato di coloro che hanno salvato i suoi familiari, ha raccontato di Tora e Piccilli suscitando la curiosità e l’interesse della platea per un paese così vicino a Grazzanise.

Tante le domande, spontanee, poste dai ragazzi all’ing. Modiano che ha sempre risposto con la dovuta attenzione verso l’età dei suoi interlocutori, ma senza mascherare le emozioni che alcune domande hanno suscitato in lui nel ricordare determinati episodi. Ed è questo che maggiormente colpisce i giovani: la percezione dell’emozione che solo quando qualcosa è vissuto in prima persona può suscitare. Un’emozione condivisa anche dal parroco don Giovanni Corcione presente all’incontro.

Una mattinata, quella del 25 gennaio, che rimarrà senza alcun dubbio nella memoria degli alunni del’IC Grazzanise, attenti, desiderosi di sapere di più, più di quanto avessero studiato…Un’aula magna gremita di giovani menti cui la Dirigente Scolastica, dott.ssa Roberta Di Iorio, ha rivolto il saluto iniziale introducendo l’ospite e rammentando il senso di quell’incontro curato dalle docenti Carla Piscopo e Chiara Sellitto che è stata capace, quest’ultima, di ottenere che tutti partecipassero al canto che ha segnato la giornata: alcune classi cantavano, altre suonavano il flauto, altre la chitarra; un lavoro immane perché tutti avessero un ruolo per non rimanere semplici uditori.

Il ricordo della Shoah, però, non è ancora concluso: mentre le classi terze sono andate a Campagna (SA), a visitare un campo di internamento ed il Museo della Seconda Guerra Mondiale ad Eboli, le classi seconde domani, ed il 5 febbraio, andranno a Napoli a visitare la Sinagoga dove avranno modo di capire qualcosa dei riti ebraici, delle differenze tra la religione cattolica e quella ebraica per rendersi conto, ancora di più, che non si può sterminare un intero popolo a causa della religione che si professa.