GIOVANI CASERTANI: QUALE FUTURO?
Comunicato Stampa
Martedì 30 ottobre, nel Chiostro Sant’Agostino, articolato convegno su un lancinante problema
Evento organizzato dall’Associazione “Riprendiamoci Caserta” e patrocinato dal Comune capoluogo
Nel pomeriggio di martedì 30 ottobre -a partire dalle ore 17,30-, presso il Centro Culturale Sant’Agostino che si trova nel centralissimo Largo San Sebastiano, avrà luogo un articolato convegno, ad ingresso libero e gratuito, su un lancinante interrogativo: «Giovani casertani: quale futuro?».
Antonio De Falco – presidente dell’associazione “Riprendiamoci Caserta” promotrice dell’evento patrocinato dal Comune capoluogo di provincia – introdurrà i lavori di un incontro-confronto la cui necessità deriva da un fenomeno fortemente inaspritosi nell’ultimo decennio e che egli ha descritto con una preliminare osservazione: «Nel Mezzogiorno la perdita di talenti è particolarmente critica e rischia di influenzare negativamente il benessere e la sua sostenibilità. Un sintomo di una carenza strutturale di adeguate opportunità lavorative, che si traduce a sua volta nel perdurare di uno stentato sviluppo del tessuto produttivo». La motivazione, in sintesi, fa capo alla cosiddetta «fuga dei cervelli»: problematica enorme per affrontar la quale, a nostro parere, un convegno evidentemente non basta; essa invero implicherebbe la costituzione di una permanente «unità di crisi» che raccordi istituzioni ed enti pubblici e privati cointeressati, raccolga dati oggettivi, attendibili informazioni nonché documenti critici e riporti ciclicamente gli esiti del costante monitoraggio, per segnalare di volta in volta i nuovi obiettivi che s’andrebbero a configurare in direzioni progressivamente risolutive. In realtà, è auspicabile che emerga proprio questo sbocco dalle conclusioni più significative del dibattito, perché davvero a nulla serve accendere o riaccendere la miccia intorno ad una questione di così vaste e complesse proporzioni, senza poi impegnarsi a tenere sotto controllo l’incendio, sicuramente sudando molto a lungo per domarlo infine. A chiare lettere vogliamo insomma dire che “Riprendiamoci Caserta”, tuffandosi in tale meritoria iniziativa, va ad assumersi, di concerto con l’Amministrazione comunale, una grande responsabilità da implementare nel tempo.
Sarà massiccia, in termini analitici e propositivi, la partecipazione della Giunta municipale al convegno. Interverranno infatti il sindaco Carlo Marino e gli assessori Maddalena Corvino (Politiche giovanili), Tiziana Petrillo (Cultura), Emiliano Casale (Attività produttive). Previsti anche i contributi di un cronista, poi di Gesualdo Napoletano (consigliere del Forum comunale Giovani - #Primacaserta) e inoltre di esponenti del Forum Giovani del Comune di Caserta. Il giornalista Alessandro Fedele modererà l’intero convegno che, oltretutto, ospiterà alcuni giovani casertani dotati di ingegno e di rilevanti capacità: Adriana Caprio (con il suo recente libro “Ora: la guerra di Amita”); Salvatore Cesarano, Euridice De Matthaeis, Antonio Coscia, Susanna Severino (con il loro nuovo cortometraggio “Un caffè” che stigmatizza appunto la “fuga dei cervelli”) e il violinista/violista Gabriele Luberto attivo al Conservatorio “San Pietro a Maiella” di Napoli. Rivelando queste aggiuntive notizie, palpabile l’amarezza del presidente De Falco: “Si tratta di una manifestazione dedicata ai giovani casertani ed, in particolare, ai giovani talenti della nostra città e della nostra provincia che, sempre più frequentemente, sono costretti a trasferirsi all’estero oppure al nord Italia per svolgere la loro attività. Spendiamo quasi 69 miliardi di euro per istruire i nostri giovani. Ma, dopo la laurea, buona parte di questi ultimi decide di emigrare. La “fuga dei cervelli” dal Meridione e, in particolare, da Caserta, è tutt’altro che una novità, ma ultimamente essa è diventata un vero e proprio esodo”. Considerazioni assai difficili da smentire, alle quali si sono aggiunte quelle, parimenti allarmanti, di Francesco Melone (componente del Direttivo di “Riprendiamoci Caserta”): «A Caserta, come in tutto il Meridione, assistiamo ogni giorno all’emigrazione di tantissimi giovani che vogliono un futuro nell’ambito lavorativo, ma che purtroppo ad oggi non sembra essere molto possibile. Quello che emerge è un quadro desolante in quanto si “tappano” le ali ai giovani e alle loro capacità. In questo modo si determina una grande perdita intellettuale, poiché sono pochissimi quelli che decidono di ritornare a lavorare nella propria città d’origine».
Già espressa la gratitudine di De Falco al sindaco e a tutta l’Amministrazione comunale – “per la sensibilità e per la disponibilità dimostrata nei confronti della tematica da noi proposta” –. Speriamo che i medesimi sentimenti di riconoscenza possa egli esternare pure in seguito, cioè quando s’andrà a verificare la qualità dei provvedimenti che, dopo il convegno, saranno stati assunti, al fine di ridimensionare la “fuga” e di agevolare “permanenze” e “rientri”.
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