Comune: la guerra dei bolli

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La notizia risale alla settimana scorsa, ma, a distanza di tanti giorni, lascia ancora riflettere su quanto è avvenuto in Comune.

L'episodio ha come protagonista un cittadino che aveva chiesto l'accesso alla documentazione che lo riguardava ed in particolare aveva chiesto fotocopia di alcuni atti. Nel presentare formale richiesta in 'carta semplice' si è sentito chiedere una marca da bollo per ciascun documento. Basita, la persona, che si stava confrontando con un paio di dirigenti per entrare in possesso dei documenti richiesti, ha obiettato che, per l'uso per cui gli occorrevano le fotocopie elencate, non era prevista alcuna marca da bollo.

Dinanzi all'insistenza dei dirigenti, consapevole dei propri diritti, si è confrontato con il suo legale e con il sub commissario prefettizio, dott.ssa Carmela Lucchese, che gli ha dato ragione.

L'alterco tra le parti è trapelato all'esterno degli uffici di competenza, ma, sebbene la questione sia stata risolta secondo la giusta procedura (senza le marche da bollo per tutti i documenti), i commenti che ancora girano intorno all'accaduto lasciano una perplessità: se in Comune si fosse presentato un cittadino meno avvezzo agli iter burocratici (in base ai quali le marche occorrono per le 'copie conformi') gli si sarebbe fatto pagare inutilmente una cifra rilevante.

gp