Tornano i ‘fujenti’
Domani è la giornata attesa da due anni. Domani tornano a correre i 'fujenti' di Grazzanise con le loro divise e le loro coreografie.
In questi due anni alcuni veterani non hanno resistito e nel giorno di Pasquetta hanno adornato i balconi delle proprie abitazioni con le divise e diffuso le note delle musiche che domani li annunceranno a quanti saranno in attesa del loro passaggio.
Una tradizione la cui assenza è pesata non poco ai grazzanisani, ai devoti della Madonna dell'Arco, a quanti ogni anno attendono il passaggio delle squadre di fujenti che attraversano le strade del paese per visitarne tutte le chiese.
raduno, come da tradizione, alla chiesa di Santa Maria la Fossa, dove si terranno le iscrizioni e saranno indossati gli abiti canditi sui quali andranno a incrociarsi le fasce rosse e blu.
Il percorso, sempre lo stesso, prevede il saluto dei defunti presso il cimitero situato a confine tra i due Comuni, e quindi il percorso attraverso le strade di Grazzanise con tappa al Monumento ai Caduti e al Monumento dedicato ai giovani scomparsi prematuramente, per giungere, alla fine, alla Cappellina dedicata al culto della Madonna dell'Arco.
Su via Oberdan i componenti della 'squadra speciale' realizzeranno le coreografie messe a punto durante questi mesi di attesa. Coreografie con canti e preghiere che ormai sono attese dal numerosissimo pubblico che ogni anno accorre ad assistervi.
La vera festa di questo periodo è la mattinata del Lunedì in Albis. A Grazzanise si potrebbe tranquillamente fare a meno delle serate con spettacoli musicali e anche delle luminarie: per i grazzanisani il Lunedì in Albis, è il giorno dei battenti. Una tradizione che si perde ormai negli anni, qualcuno ancora ricorda l'apertura alla partecipazione alle donne; qualcuno ricorda che le squadre provenienti da altri paesi erano più di quelle che attualmente partecipano mantenendo viva questa tradizione, ma l'attesa è per la squadra locale. Non solo per campanilismo.
Le coreografie che negli anni il capo battente Giuseppe Natale ha realizzato, hanno sempre emozionato le persone che all'orario previsto per il loro arrivo, riempiono la strada in cui si esibiscono.
La festa è la loro esibizione, tanto da essere stati contattati dai responsabili di associazioni che prestano particolare attenzione a queste attività perché si esibissero altrove, all'interno dei festival dedicati, ma la risposta è stata: 'Noi lo facciamo per la Madonna dell'Arco'.
Mesi di prove anche sotto la pioggia, ma determinati a portare avanti la tradizione.
Ci sarà commozione al canto struggente dedicato alla Vergine e al momento del mimo del lancio della palla all'immagine della Madonna (che è rappresentata con una guancia arrossata a ricordo della boccia lanciata contro un'edicola da un giocatore e il conseguente miracolo dell'immagine da cui fuoriusciva sangue); ci saranno applausi al loro passaggio e quando il corteo si scioglierà, si potrà fare a meno di tutto il resto.
Si chiede di stare attenti in questo periodo che vede ancora un alto numero di positivi; si chiede di rispettare le distanze per dare spazio ai componenti delle squadre perché possano attraversare senza problemi le strade; si chiede la collaborazione di tutti affinché la 'festa dei battenti' domani possa ridare le emozioni sospese due anni fa.
red. trib.24
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