Succivo, Gricignano, Casal di Principe: piattaforme libere per lo sversamento dei rifiuti

Casal di Pri 4

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Comunicato Stampa

Succivo 'Terra  dei  fuochi': attivisti volontari dell’associazione D.E.A., unitamente  ai volontari delle associazioni N.O.A e  EZA Caserta, su alcuni fondi in evidente stato di abbandono veniva accertato uno smaltimento illecito di consistenti residui di  lavori di carrozzerie. In particolare venivano individuati diversi sacchi bianchi e  airbag usati come contenitori al cui interno vi erano vari pezzi di autovetture, in  maggioranza volanti, di varie marche e airbag scoppiati abilmente occultati  all’interno di essi; inoltre erano presenti carta e cartoni vari usati nelle verniciature contaminati da vernici, materiali plastici, barattoli di vernici, alcuni PFU di  autovetture e altri di grosse dimensioni assimilabili a mezzi agricoli diversi  bidoni  di  pitture murali, alcune lastre di copertura rotte in verosimile amianto, materiali  lignei e altri materiali eterogenei.

Gricignano  di  Aversa,  ancora 'Terra dei fuochi': sempre gli attivisti volontari  dell’associazione D.E.A, unitamente ai volontari  N.O.A, in una stradina bianca accertavano la presenza di lastre ondulate in verosimile amianto parzialmente   coperte dalla vegetazione spontanea, in alcuni casi le lastre erano conglobate al terreno, inoltre figuravano numerosissimi materiali plastici, inerti di demolizioni, cartongesso, residui di materiali combusti, cumuli di sacchetti neri assimilabili agli  RSU, materiali ligCasal di Pri 5nei, gommapiuma, alcuni PFU, un tubo antincendio piatto, barattoli di olio lubrificante motori, polistirolo, bidoni di pitture murali, sfalci di  potature, RAEE, lavandini, materassi, residui di lana di origine ovina, vecchi divani, un cumulo di guaine bituminose e altri materiali eterogenei non ben caratterizzati.

Casal  di  Principe , sempre 'Terra dei fuochi': attivisti dell’Associazione D.E.A, unitamente ai volontari delle associazioni N.O.A e EZA Caserta,  nel  territorio di   Casal di Principe, comune ricadente nel c.d. 'patto terra dei fuochi', su diversi punti  del territorio agricolo accertavano una situazione di grave pregiudizio per l’ambiente dovuta alla presenza di numerosi punti dove di recente era stato smaltito, mediante  incenerimento, un'ingente quantità di materiali ivi presenti. Inoltre, a ridosso di  terreni adibiti a colture, figuravano numerosissime lastre ondulate rotte in diversi  pezzi, che molto  probabilmente sono frutto  di  lavoro illegale, numerosi tubi di  gronde, RAEE, Polistirolo, innumerevoli materiali plastici, parti plastiche di  autovetture, numerosi sacchi contenenti masse di fili elettrici sguainati, PFU, numerosi materassi, vetro, cumuli di membrane bituminose, inerti di demolizioni, indumenti, taniche di prodotti fitosanitari, decine e decine di buste nere contenenti  scarti di lavorazione tessile, sfalci di potature, carcasse di frigoriferi, cumuli di  sacchetti assimilabili agli RSU e inoltre si riscontrava la presenza di diversi strati di diverse colorazioni di residui di combustioni pregresse e altri materiali non meglio  caratterizzati, tutti che erano e possono essere innesco per combustioni.