Si è spento dopo una lunga e creativa vita di lavoro in vari settori dell’economia

CASERTA Raffaele Lazzaro Pucino imprenditore (1)

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CASERTA: L’IMPRENDITORE RAFFAELE PUCINO E’ USCITO DI SCENA     Il rito funebre al Buon Pastore; poi la salma trasferita a Grazzanise, suo paese natìo 

CASERTA (Raffaele Raimondo) –L’imprenditore Raffaele Lazzaro Pucino – originario di Grazzanise, ma da molti anni residente nel capoluogo di provincia e nonno di due omonimi nipoti ben affermatisi nel mondo del calcio - si è spento longevo dopo un’esistenza tutta dedicata al lavoro. A darne la triste notizia i figli Stefano, Saveria, Maria, Giovanni, Francesco, Pompeo e gli altri familiari affranti. Tantissimi gli amici presenti, nella chiesa del Buon Pastore, alla toccante messa funebre celebrata da don Fiorentino Bruno, che più volte, nel corso della liturgia, ha voluto ricordare anche la gentile moglie Anna Gallicola, deceduta in precedenza, ed i figli Antonio e Vincenzo molto prematuramente scomparsi, invocando per ciascuno l’Amore Misericordioso del Buon Dio. La salma, poi trasferita al cimitero grazzanisano, è stata tumulata nella cappella di famiglia.

E’ uscito di scena così un personaggio ben conosciuto e stimato negli ambienti casertani delle professioni e dell’economia, un uomo capace di misurarsi con successo in diverse attività imprenditoriali e commerciali, perdipiù estendendo i suoi impegni in un raggio geografico assai vasto, anche oltre i confini regionali. Egli si affermò grazie alla brillante e lungimirante intelligenza, all’innato talento creativo, al pragmatismo d’azione e al “fiuto” che ebbe di intraprendere nuove iniziative. Insomma, aveva fatto “la gavetta” e conservò sempre uno straordinario equilibrio.

Raffaele Lazzaro Pucino, figlio unico di Stefano e Saveria Bisesto, volle per sé ed in felice accordo con Anna, coraggiosa donna della sua vita,una famiglia numerosa: entrambi raggianti al vedere la tavola imbandita sempre affollata e in progressiva crescita per i fidanzamenti e i matrimoni che andavano susseguendosi nel tempo; entrambi costantemente pronti a sacrificarsi pur di assicurare prosperità a tutti.

Da giovane aveva conseguito il diploma di geometra, ma non si limitò mai al semplice svolgimento dell’attività professionale: alla fine degli anni Cinquanta, fu il primo ad aprire a Grazzanise una lavanderia a secco (L’Ala) e, per poter far funzionare a pieno ritmo le innovative macchine, organizzò un servizio di raccolta dei vestiti con il furgone che si spingeva persino nell’area alifana; inoltre costituì un’impresa edìle che realizzò costruzioni per conto dell’VIII Reparto presso l’aeroporto militare di Grazzanise; per un certo periodo svolse pure le funzioni di capo dei servizi di segreteria alla scuola media statale di Grazzanise; ad un certo punto decise di trasferirsi con tutta la famiglia a Caserta, città natìa dell’amatissima Anna, riconvertendo di sana pianta la sua iniziativa imprenditoriale ormai a gestione prevalentemente familiare, che da allora si orientò verso forniture ad istituzioni civili, militari e religiose.

Lascia un grande esempio e profondo rimpianto, egli che seppe seriamente giocare con la vita, affrontandone le difficoltà con ardimento, saggezza, sorriso, signorilità, vincendo sovente e tuttavia senza smarrire la sua umiltà, il garbo nei rapporti umani e la generosa bontà d’animo.