Rifiuti illeciti: Associazioni sul piede di guerra
Comunicato Stampa
Non si ferma l'attività delle associazioni di volontariato miranti alla salvaguardia ambientale. Numerose le segnalazioni inviate agli Organi preposti, ma, nonostante ciò, perdura la mancanza di bonifica e di interventi sul territorio provinciale:
A Villa di Briano dove la 'Terra dei fuochi', al contrario di ciò che si vuol credere continua ad esistere e nonostante gli sprechi di denaro pubblico non si riesce ad arginare questo fenomeno, i volontari DEA, EZA e NOE, in due stradine parallele, sebbene in certo qual modo abituati e pronti a qualunque scenario, sono rimasti sconvolti di fronte al pesante degrado ambientale, tanto da sembrare uno scenario apocalittico.
Numerosi i materiali interessati da roghi che erano stratificati e assumevano varie colorazioni e inoltre si notava la presenza di diverse lastre ondulate in verosimile amianto rotto in diversi pezzi, guaine bituminose, innumerevoli materiali plastici, indumenti, una carcassa di autovettura tagliata, centinaia di sacchetti assimilabili agli RSU, divani, mobilio, carcasse di frigoriferi, gommapiuma, numerosi sacchi stracolmi di grucce in plastica e residui di scarti di lavorazioni sartoriali, diversi bidoni di pitture murali, giocattoli in peluche, scarti di lavorazione edilizia, P.F.U e altri materiali impossibili da caratterizzare a causa dell’enorme quantitativo abbandonato.
A Villa Literno, a prescindere da chi sostiene che gli abbandoni di materiali nella terra dei fuochi sono diminuiti, perlustrando il territorio si vede altro: la prova di ciò viene sostenuta durante l’ennesima perlustrazione. All’interno di un'area incolta veniva accertata la presenza di diversi cumuli di materiali di facile innesco alle combustioni, i rifiuti ivi presenti consistevano in cumuli di fili elettrici sguainati e privati del rame in esso contenuto e materiali vari provenienti da lavori di impianti elettrici, pneumatici, membrane bituminose, materassi, materiali lignei, sfalci di potature, innumerevoli materiali plastici, residui di segature e altri materiali eterogenei non bene identificati
A Cellole amianto e rifiuti di vario genere abbandonati vicino a campi coltivati: in una stradina che attraversa i campi coltivati si accertava la presenza di diverse tipologie di rifiuti pericolosi, e non, in parte interessati da combustioni abbandonati ai margini dei terreni adibiti a colture. Perlopiù figuravano diverse cassette in plastica per la frutta, due serbatoi in fibrocemento in verosimile amianto, numerosi materiali plastici, materiali lignei, sedie, vetro e residui di combustioni, tegole rotte frammiste a pezzi di verosimile amianto, vecchie porte, coperture in coibentato e altri materiali di facile innesco a roghi
Orta di Atella è una vera e propria bomba ad orologeria: su un'area industriale di circa 3000mq in evidente stato di abbandono veniva riscontrata la presenza di una vera e propria discarica abusiva, per meglio dire una bomba ecologica ad orologeria. In prevalenza veniva riscontrata la presenza di vari cumuli di materiali plastici trattati e cumulati sulla pavimentazione, diversi cumuli di guaine bituminose, diversi sacchi di indumenti, numerosi PFU di varie marche e misure, diversi tubi in PVC, diverse lastre ondulate e tubi in verosimile amianto, RAEE, residui di combustioni stratificate, cumuli di terreno di riporto frammisto a sostanze plastiche, resti di asfalto stradale, numerose carcasse di frigoriferi, cumuli di fili elettrici sguainati e privati del rame in esso contenuto, materiali lignei, ferrosi, inerti di demolizioni, gommapiuma, cartongesso, coperture in plastica e coibentato e altri materiali eterogenei non meglio caratterizzati
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