‘Ma questa è un’altra storia’: quella della Pro loco ‘Terra Mia’

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Comunicato Stampa

Si riceve e si pubblica il seguente comunicato stampa a firma del Direttivo della Pro Loco 'Terra mia' di Santa Maria la Fossa, in risposta ad alcune considerazioni relative all'operato dell'Associazione:

MA QUESTA È UN’ALTRA STORIA.

13 marzo 2021: Una foto riportante, in evidenza, l’insegna con il logo di “TERRA MIA” Proloco in S. Maria la Fossa, è stata postata su FB, e sotto la stessa un articoletto il cui titolo recitava: “ SANTA MARIA LA FOSSA PRO LOCO TRINA E ASSENTE, STIMOLATA DALL’AMINISTRAZIONE COMUNALE”.

L’articolo attribuisce alla ProLoco TERRA MIA, a scapito del povero S. Antonio che aveva “solo” il dono della bilocazione, addirittura la “TRILOCAZIONE” (tanta è la sua grandezza) nelle sedi ubicate: 1) Via S. Vincenzo, 4; 2) Ente Comunale, 3) piazza Europa - Locali di pertinenza della parrocchia.

Appare opportuno e giusto fare chiarezza.

SEDI:

1) Via San Vincenzo, 4 – sede legale che non va confusa con la sede operativa, ove si svolgono delle mere operazioni dell'attività, o con la sede amministrativa, ove si trovano gli uffici amministrativi e nella quale vengono svolte le attività politiche e gestionali. Può essere ricondotta al mero luogo di notifica della corrispondenza legale e la sede legale può essere anche una casella postale. La sede legale, in pratica è il luogo indicato nell’atto costitutivo dell’Associazione senza scopo di lucro, che nasce nell’agosto del 2019 grazie ad un piccolo gruppo di persone che hanno fortemente creduto in un progetto a medio e lungo termine, e che si sono autotassate per far fronte a tutte le spese per la sua registrazione come previsto per legge;

2) Sede presso Ente Comunale: da parte dell’Associazione mai paventata. La ProLoco è un’Associazione apolitica e territoriale, che si pone come obiettivo primario la promozione del territorio su cui opera. Per regolamento deve essere riconosciuta dall’Ente Locale che governa quel territorio, come espressamente indicato anche nello statuto, e con il quale collabora in sinergia per il raggiungimento dei suoi obiettivi. Ecco perché sulle mura esterne del Palazzo Comunale è visibile la targa che la indica come Associazione riconosciuta e operante sul nostro territorio. Ma ad onor del vero, va anche ricordato che la targa attuale è andata a sostituire la vecchia targa appartenuta alla precedente Proloco che, all’interno del palazzo comunale, aveva anche la propria sede operativa, grazie ad un comodato d’uso stipulato con la passata amministrazione;

3) Locali pertinenza della parrocchia- sede operativa La Sede operativa è il luogo ove viene effettivamente svolta l'attività associativa e può coincidere o no con la Sede legale. La sede operativa dell’Associazione è ubicata nei locali di pertinenza della parrocchia, messi gentilmente a disposizione, a titolo gratuito, dal parroco don Pasquale Buompane. Una volta ripuliti e sistemati a cura e a scapito del “portafoglio” dei soci, questi hanno assunto la funzione di sede operativa, come tutt’oggi indica la targa apposta sul cancello esterno d’ingresso. Una volta spiegato l’arcano della “TRILOCAZIONE” possiamo affermare, senza alcuna remora, che solo a Sant’Antonio resta il dono della bilocazione, dono divino che condivide solo con San Pio.

Chi ha scritto forse non conosceva queste distinzioni.

PROTOCOLLI D’INTESA

Il/i famoso/ii “protocollo/i d’intesa” tra Comune e Proloco, definita nell’articolo, come la formula inventata dalla P.A. per “dire e non dire, fare e non fare, annunciare per poi affossare”.

Facciamo chiarezza:

1. la proloco per operare sul territorio e per essere riconosciuta ha bisogno di stilare dei protocolli d’intesa con lo scopo di dimostrare il bilancio preventivo che è tenuta a presentare all’Agenzia Campania Turismo. 2. è tenuta a RENDICONTARE le attività svolte, a giustificare entrate/ uscite esclusivamente mediante fatture emesse/ricevute e i pagamenti attraverso idonea documentazione fiscale. 3. deve giustificare la mancata realizzazione di una attività preventivata; 4. è l’associazione a richiedere e presentare il protocollo d’Intesa all’Ente e non il contrario..

Chi ha scritto forse non era conoscenza di questi obblighi.

SPRONO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE

A discapito del titolo, articolato in modo da far apparire la proloco un’associazione “spronata”, o per meglio dire manovrata, come una marionetta nelle mani di un “puparo” (l’Amministrazione Comunale) per portare avanti le sue finalità statutarie, nel corpo dell’articolo non è stato riportato alcun riferimento riconducibile a tale evento e/o affermazione, opportunamente velata. Ancora una volta, forse, chi ha scritto voleva solo screditare e/o attirare l’attenzione. Fatta chiarezza in merito ai tre punti su cui è articolato il titolo, volutamente “ad effetto” possiamo solo consigliare a chi afferma, almeno in questo caso:

- la TRILOCAZIONE della Pro Loco; - che i “Protocolli d’intesa” sono un modo “aleatorio” per dire o non dire, per fare o non fare, per annunciare per poi affossare; - lo sprono dall’Amministrazione Comunale, di informarsi prima di dar fiato alle trombe.

Il restante contenuto dell’articolo, tra altro discutibile perché non riguarda questa Associazione, sembra più un “chiacchiericcio”, un’alzata di polvere che ha tutta l’aria di non voler stimolare un dibattito e APPARE, piuttosto, come un atto d’accusa rivolto a….. chi non è dato sapere.

L’Associazione “TERRA MIA” è ben fiera di essere andata avanti con il sostegno dei soli soci, di commercianti, di volontari e di quanti hanno creduto in essa, e poco importa se le casse sono quasi vuote perché è stata ripagata da chi l’ha aiutata, anche con un minimo contributo, e che, nonostante tutto, l’hanno accolta sempre con un sorriso. È’ per queste persone , per quanti hanno creduto in questa associazione che i soci, dal niente, si sono attivati a promuovere:

1) la “1^ Sagra del vitello bufalino, con lo scopo di far conoscere, oltre i già noti prodotti che derivati dal suo latte, un nuovo prodotto a chi non l’aveva mai assaggiato; 2) il 1^ Mercatino di Natale, che li hanno visti partecipi oltre che organizzatori; 3) gli auguri in piazza a Capodanno, 4) l’arrivo della 1^ Befana: vedere la gioia negli occhi dei bambini è stata un’emozione irripetibile.

Marzo 2020 …..Il buio……dopo solo 6 mesi dalla nascita di “TERRA MIA”. Inizialmente è stata solo paura, paura per noi stessi, per i nostri cari …poi… alcuni soci si sono proposti quali volontari, impegnandosi personalmente e senza obbligo alcuno nel sociale.

Da parte di questa associazione esiste la volontà di apportare cambiamenti su questo territorio, è per fare questo che siamo tuttora aperti a nuove idee e a nuovi soci…ma questi non sono mai arrivati…chiediamoci il perché.                                                Sarebbe più costruttivo. Per poter urlare e alzare la voce bisogna conoscere i fatti, quelli veri e non quelli raccontati da chi….. non è dato sapere

La ProLoco non ha colore politico, le Amministrazioni cambiano, la ProLoco RESTA. Nonostante in questo ultimo anno siamo stati invitati a restare a casa, ci è stato suggerito di pulire le sponde del fiume, valorizzare il “locus ad portum feminis”, rivalutare il Giardino della Vita, la pesca sportiva, dell’anguilla ed altro.

Certo, tutto si può fare, ma alla fine saranno sempre i soli soci a doverlo fare? e con quali fondi? Il suggeritore è in grado di indicarci anche dove reperirli? Oppure spera che siano i soci…questi “poveri cretini” che si dannano per adoperarsi nella valorizzazione del territorio e delle sue tradizioni, a mettere “mano alla tasca” facendo tesoro dei suoi suggerimenti? E’ sempre facile urlare, lo fanno anche i babbuini nelle foreste, urlano inutilmente saltando da un ramo all’altro, spesso senza alcuno scopo. A loro BASTA URLARE.

Inoltre , e la domanda sorge spontanea, l’autore dell’articolo conosce i membri di questa associazione? Un dubbio, questo, legittimato dal fatto che, all’autore, qualora avesse voluto scrivere un articolo per aprire un dibattito costruttivo, sarebbe bastato chiedere per ottenere un incontro con “Terra Mia”, ascoltarne le problematiche ed eventualmente, qualora lo avesse ritenuto opportuno, scrivere per promuoverla o per tentare di affossarla con i suoi mezzi. Con questo comportamento lineare e leale, di certo sarebbe venuto a conoscenza che, nonostante le “chiusure” determinate dalla pandemia, l’associazione sta cercando di portare avanti alcuni “obiettivi”, tra i quali la “sbandierata” rivalutazione della nostra bellissima Chiesa, rivalutazione questa che pare non interessasse a nessuno negli anni passati o forse, sembrerebbe, possa essere stata “affossata” per i soliti sporchi “30 denari”.

Ma questa è un’altra storia…

IL DIRETTIVO