Pienone per le due serate organizzate da ‘Borgo Attivo’
La ‘Festa dell’agricoltura’ non deve essere intesa come una sagra. Questo quanto ribadiscono gli organizzatori, i giovani di ‘Borgo Attivo’, che da 4 anni riescono a far convogliare centinaia d presenze nella piazza della frazione Borgo Appio.
Un appuntamento che sta prendendo piede e che ogni anno risponde alle attese di quanti affollano la piazzetta del Borgo che letteralmente rivive durante i due giorni di grande ospitalità, una qualità che ha sempre contraddistinto gli abitanti del Borgo Appio, poche famiglie legatissime al territorio ed alle tradizioni. Culla migliore per la salvaguardia della memoria storica non poteva esserci e proprio da questo Borgo parte la volontà dei giovani di non far morire la storia, le tradizioni, la cultura legate ai ricordi di quanti vi hanno vissuto o di chi vi è transitato conservando il Borgo Appio, la sua piazza, nel cuore.
Due giorni animati dal gruppo ‘Animation Brothers’ con le esibizioni di due gruppi eccezionali: ‘Sud Ovest’ con “a nove voce r’ò sud” ed il gruppo di canti popolari ‘Formazione Popolare Monouso’. Due gruppi che sono stati molto apprezzati e che hanno saputo trasmettere con la loro musica la giusta atmosfera per gustare non solo la serata ma il messaggio che i giovani di Borgo Attivo stanno lanciando con questa iniziativa, con testi scelti accuratamente per l’evento che hanno incorniciato il lavoro svolto grazie alla collaborazione dell’intera piccola comunità.
Gli organizzatori ringraziano quanti hanno contribuito alla realizzazione delle due serate, tutte le aziende che sponsorizzano l’evento, il dirigente regionale dott. Francesco Paolo de Felice ed i dipendenti della Regione Campania per aver dato la possibilità di fornire informazioni in merito alle opportunità di finanziamento relative al psr 14-20; ai gruppi musicali, all’associazione ‘Piccolo Mondo Contadino’ di Alvignano che ha regalato uno spaccato di storia con la battitura del grano; all’associazione ‘I Mazzonari’, con i loro cavalli e costumi che richiamavano quelli degli avi; al dott. Vincenzo Coppola e Carmela Acanfora di Terrae Motus che hanno portato al Borgo i sapori di una volta: il pane di grano scelto e le polpette cotte in un sugo di pomodori (quelli ‘ricci’) il cui profumo ha raggiunto tutti e la cui bontà solo chi li ha assaggiati l’ha potuta apprezzare, come il gusto e l’aroma dell’ottimo pallagrello. Odori e sapori che ben si sono sposati con l’evento ‘utilizzando materie prime del territorio di appartenenza per custodire l’identità della popolazione, le caratteristiche del territorio rispettandone le usanze e le tradizioni’.
giovanna pezzera
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