Letteratitudini: Dicembre col il grande Eduardo
Comunicato Stampa
E’ previsto per martedì 18 Dicembre p.v.alle ore 19,30, l’incontro mensile di “Letteratitudini”.. Questa serata all’insegna delle imminenti festività natalizie non poteva non ricordare il grande Eduardo de Filippo-e principalmente “Natale in casa Cupiello” Te piace 'o presepe? Molti ricordano Natale in Casa Cupiello per questa domanda, un vero tormentone, Te piace 'o presepe, la domanda che Luca ripete più volte al figlio
(Ad essere precisi la domanda è “Te piace ‘o Presebbio)
Ma la commedia di Eduardo non è solo questo… Si tratta di labirinti scuri, voci, rumori, sprazzi di luce improvvisa sugli occhi, lui, sempre lo stesso, ma con un altro nome, un altro vestito, in un’altra stanza, ma pur sempre immutato, si adatta al tempo, alla guerra, ai fantasmi e alle voci.
Accostarsi alla “Commedia” di Eduardo de Filippo significa attraversare la memoria di un individuo, un piccolo frammento dell’animo umano, il cambiamento della società, la decadenza e perdita di coscienza.
L’autore nella sua lunga carriera scrive circa 40 commedie, divise in due parti chiamate “Cantate dei Giorni Pari”, intesi come quelli fortunati differenziandoli da quelli negativi “Cantate dei Giorni Dispari” perché dispari è il giorno storto, infelice, il senso e la visione pessimistica delle cose.
Molto importante per l’autore è il Dopoguerra, che per lui è l’inizio di una guerra. La si combatte dal profondo dell’animo, fatta di sogni confusi (Le voci di Dentro), strane presenze (Questi Fantasmi!), denaro nei cassetti (Napoli Milionaria).
Napoli è lo sguardo di Eduardo. La celebre battuta di Napoli Milionaria “adda passà a Nuttata” infatti non assume soltanto un’attesa di guarigione della povera figlia malata, ma l’alba di un giorno nuovo, la speranza di una ricchezza d’animo e di una stima reciproca ormai persa.
Fra le tante Commedia di Eduardo de Filippo, ne approfondiremo solo cinque, tra cui: “Natale in casa Cupiello” (Una famiglia a pezzi dietro al presepe); “Napoli milionaria!” ( adda passà ‘a nuttata); “Filumena Marturano” (La prostituta interpretata anche dalla grande Sophia Loren); “Le voci di dentro” (La commedia dell’incomunicabilità); “Il sindaco del rione Sanità” (L’ambiguità della giustizia).
Per concludere non possono mancare alcune bellissime poesie del grande Eduardo de Filippo, come ad esempio: “Io vulesse truvà pace” – “L’ammore ched’è?” – Si t’’o sapesse dicere” - “Sto cca” ecc.
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