ITIS, scatta l’allarme ma nessuno se ne occupa

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(gp) Una nottata in compagnia dell’allarme dell‘Istituto superiore presente sul territorio grazzanisano.

Gli abitanti delle case situate lungo la Provinciale 333 e vicoletti circostanti, stamattina hanno avuto di che lamentarsi a causa dell’imperturbabile sirena dell’allarme della locale sezione dell’ITIS ‘Falco’, installato pare proprio in questi giorni, se non addirittura ieri stesso.

Oltre al fatto che non si sia dormito, le persone che abitano in zona si sono preoccupate che si potesse trattare di un eventuale tentativo di accesso da parte di malintenzionati. Si è saputo che l’allarme è collegato a ben tre numeri telefonici ma a quanto pare stanotte nessuno dei tre ha ricevuto la segnalazione e, non sapendo chi far scendere dal letto, la gente è stata costretta alla compagnia notturna del fastidioso incessante suono. Nei mesi scorsi una situazione analoga si è verificata presso la struttura di via Albero Lungo che ospita gli uffici ASL dove, dopo alcuni lavori di ristrutturazione, il cicalino dell’allarme è rimasto attivo forse per mesi.

Le lamentele sono state sacrosante e la gente si augura di poter riposare questa notte anche perché, essendo stato il territorio, in alcuni periodi, meta di visite notturne da parte di topi d’appartamento, al minimo suono di allarme si è presi da ansia e preoccupazione, ma, dai commenti, l’appunto va a chi dovrebbe essere responsabile della sicurezza di tale edificio perché, effettivamente, se si fosse trattato di un tentativo di furto, gli eventuali ladri avrebbero avuto modo di muoversi in tutta calma.

La sede della sezione grazzanisana del ‘Falco’ è ospite ormai da anni della scuola media ‘Can. F. Gravante’ e per la sua attivazione un’intera ala dell’edificio è stata sottratta agli alunni delle scuole medie costringendo alcune attività ad uno spazio ridotto e forzando una convivenza che dura già da tempo, ma, da quando se ne è parlato al momento dell’insediamento dell’istituto superiore sul territorio comunale, non si è mai più ripreso il discorso riguardante la costruzione dell’edificio in cui trasferire l’istituto superiore né si è trovata alcuna soluzione alternativa.