Grazzanise ha salutato l’amico di tutti, Stefano Crisci
Il peso, la valenza, di una persona all’interno di una comunità, si percepisce da quanto si riesce a trasmettere alla collettività.
Tale rilevanza è sottolineata non solo dal rapporto che si instaura con la gente, ma anche dalla commozione con cui, nel momento in cui ha fine la vita terrena, la persona viene salutata e ricordata. Quanto e cosa abbia significato la vita di Stefano Crisci per Grazzanise è un insegnamento per tutti.
Con la sua dipartita chiude definitivamente la saracinesca della storica edicola Crisci: un punto di riferimento e di aggregazione, di confronto e di scontro politico e dialettico che per decenni era stata una istituzione in paese. Due anni fa Stefano aveva deciso di chiudere l’attività cedendone la gestione, ma rimanendo, pur senza negozio, pur senza restare ‘in piazza’, una persona cercata da tantissimi per continuare un dialogo mai spento. Sempre pronto al confronto senza mai tirarsi indietro su nessun argomento; ha portato avanti le sue idee all’insegna di valori forti ed inviolabili interagendo con intere generazioni, lasciando a tutti un consiglio, un suggerimento, un episodio che potesse essere da monito e da insegnamento, offrendo a tutti un sorriso.
E’ stato attivo nei comitati festeggiamenti e nei team sportivi, ha messo a disposizione le sue conoscenze e competenze acquisite negli anni di conduzione dell’edicola contribuendo alle attività sociali con discrezione e mettendosi in gioco anche entrando a far parte del coro che animava la messa mattutina; ha guidato con costanza e vicinanza, nonostante gli orari improponibili dell’attività che gestiva, la famiglia, suo grande punto di riferimento.
Due anni fa la porta dell’edicola chiusa ha segnato un vuoto per Grazzanise, ma lui era sereno, voleva un po’ di tempo per sé e per i suoi cari, da dedicare ai suoi passatempi; la sua casa in questo periodo è sempre stata aperta per quanti non potevano fare a meno di scambiare un’opinione con lui.
Un paese intero ha salutato ‘Stefano il libraio’, che per decenni si è fatto carico di procurare qualunque testo a chi non avesse modo di procurarsene fuori da Grazzanise e sono state migliaia le figurine, delle innumerevoli collezioni, passate dalle sue mani a quelle dei bambini che hanno varcato la soglia del suo negozio. Non è stato un esercente qualunque, è stato l’amico ed il confidente di centinaia di persone: dai professionisti ai docenti ai politici che presso la sua edicola commentavano e discutevano della vita del paese e lui, sempre con molto tatto, entrava nel discorso solo se invitato a farlo, senza mai riferire altrove quanto nel suo negozio veniva detto.
Sarà ricordato quale persona corretta, affidabile, onesta, cordiale, riservata, serena, soddisfatta della propria vita, nonostante i sacrifici che la sua attività gli imponeva.
Redazione Tribuna24
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