Gran finale per lo stage di teatro con i maestri Raimondi e Longobardi

(gp) Dopo 5 giorni di lavoro intenso, con i maestri Costantino Raimondi e Sergio longobardi i stagisti porteranno in scena il frutto del lavoro svolto, momento di bellezza e di scoperta nel territorio di Grazzanise. Con ingresso gratuito, stasera, alle ore 20.30, nell’Aula Magna dell’IAC Grazzanise, ‘Il corpo e la sua voce. Punto’. Un punto che non sarà di arrivo ma di partenza, per gli allievi che hanno partecipato allo stage e per il territorio.

Il maestro Raimondi è già stato a Grazzanise per un altro stage ed in quella occasione ebbe parole di incoraggiamento per gli allievi del ‘Teatro delle Folli Idee’, spronando il pubblico, numeroso in sala, a rimanere accanto ai ragazzi, a sostenerli, riconoscendo nel progetto di Antonio Nardelli, uno stimolo per i giovani e per il territorio, apprezzandone i sacrifici, l’entusiasmo e la volontà di crescere qualitativamente.

Un riconoscimento alle potenzialità del territorio da chi ha girato mezzo mondo ed ha avuto modo di confrontarsi con nomi di risonanza internazionale che ha fatto da preludio al successivo riconoscimento alla “Teens’ Park” da parte del Maestro Riccardo Muti che ne ha sostenuto le iniziative tramite un video messaggio.

Una serie di grandi successi determinati dall’amore  e dalla passione di chi crede in ciò che fa.

Dai curriculum dei due maestri basta estrapolare le linee guida della loro didattica per avere un’idea del loro modo di intendere il teatro e percepire quanto hanno avuto modo di trasmettere dal 9 aprile ad oggi, ai giovani della scuola di teatro di Nardelli che, da anni ormai, si mettono in gioco.

 “Costantino Raimondi dirige dal 1996 laboratori in Francia, Italia, Bulgaria. Svolge anche attività di coaching e drammaturgia corporea. ‘Utilizzando il nostro corpo-lingua, si ha la possibilità di esplorare linguaggi universali, attraverso le tecniche di Etienne Decroux, Marcel Marceau e la scrittura di scena di Antonin Artaud. Lavoro basato sull’ascolto, elemento fondamentale per la nascita di un ‘Laboratorio’ dove attraverso il risveglio corporeo, il lavoro della voce e l’improvvisazione si creano forme poetiche. ‘Rendere visibile l’invisibile’ (Marcel Marceau) è agire socialmente, affinché i linguaggi meta-teatrali possano dare ai corsisti la possibilità di esprimere universi emozionali elaborati anche dal quotidiano. Laboratorio sul corpo, mezzo per esprimere se stessi, attraverso il gioco, la danza, il mimo, per conoscere il clown che ci abita”.

Con Sergio Longobardi “Partiamo dalla strada, dal rendersi evidenti. Trasformiamo l’evidenza della strada in presenza ‘teatrale’. Inventiamoci una lingua partendo dalla nostra, e giochiamo. Io sono il Bianco, tu il Rosso. Attraversiamo la scena in silenzio. Travestiamoci da ladro, da puttana, da Napoleone, da Regina. Giochiamo. Questo ci dà la possibilità di dire chi siamo, cosa vogliamo, cerchiamo ancora, giochiamo, non pensiamo di essere qualcuno, piuttosto qualcosa. Non abbiamo né vogliamo avere un’idea di teatro precisa, altrimenti non avrebbe per noi più senso farlo. Stiamo cercando e quando diremo ‘il teatro è…’ vorrà dire che ci siamo stancati di cercare e faremo altro. Durante il laboratorio cerchiamo con voi,a  aiutandovi a cercare. Quello che vogliamo comunicarvi è l’importanza di uno spirito di ricerca, una necessaria incoscienza nel mettersi in gioco e una determinazione a chiarire il punto, l’obiettivo. Per questo non si può partire che da sé stessi”.

Stasera tocca agli stagisti rispondere agli inviti dei prestigiosi maestri che con la loro presenza arricchiscono il momento di aggregazione organizzato dal Teatro delle Folli Idee e donando alla collettività un poco della loro Arte.