Caserta, Castel Volturno, santa Maria la Fossa: territori rovinati dall’amianto
A Caserta, comune ricadente nel c.d patto terra dei fuochi, all’interno di un un terreno incolto, accessibile da via G.Falcone, veniva accertata la presenza di diversi cumuli di materiali di vario genere. In prevalenza si riscontravano diverse coperture in verosimile amianto rotte in diversi pezzi e in parte conglobate a terreno di riporto e altri materiali ivi presenti.
A Castel Volturno, altro comune ricadente nel c.d patto terra dei fuochi, in alcune aree sottoposte alla superstrada veniva accertata la presenza di numerosi materiali in prevalenza rotti in verosimile amianto. Su diversi punti degli spazi sottoposti all’arteria veniva accertata la presenza di diversi cumuli di lastre (circa 300-400) di copertura in verosimile amianto illecitamente abbandonate sul nudo terreno,cumuli di guaine bituminose, inerti di demolizioni frammisti a sostanze pericolose, numerosi P.F.U, carcasse di frigoriferi, numerose carcasse di autovetture molto probabilmente di provenienza illecita tagliate in vari pezzi e abbandonate tra la fitta vegetazione posta a ridosso di un canale che costeggia la superstrada, cumuli di materiali combusti, numerosi materiali plastici, una carcassa di bufalo in avanzato stato di decomposizione, ferrosi, divani, materiali lignei, polistirolo, membrane bituminose, indumenti e altri materiali non meglio identificati
In Via Presidente, a Santa Maria la Fossa, ancora un comune ricadente nel c.d patto terra dei fuochi, è stata accertata presenza di amianto illecitamente abbandonato da più di due anni, mai rimosso. Al fine di verificare l’esito di alcune segnalazioni fatte dai volontari DEA relative alla presenza di materiali in verosimile amianto segnalato in data 7 agosto 2016 relativa alla presenza di alcune lastre ondulate in verosimile amianto illecitamente abbandonate sul ciglio del fossato di via Presidente (dall’ingresso della SP 203). In data 27 agosto 2018 gli attivisti D.E.A unitamente a Guardia Nazionale EZA Caserta si dirigevano sul posto e accertavano che i materiali in precedenza segnalati nella data su indicata non erano mai stati messi in sicurezza di emergenza e né tantomeno erano stati rimossi, inoltre nelle adiacenze, più precisamente sul ciglio del fossato, in parte coperte dalla fitta vegetazione erano state abbandonate altre coperture in verosimile amianto.
Si resta in attesa che qualcuno dei responsabili capisca che è obbligatorio mettere in sicurezza i M.C.A abbandonati e rimuoverli.
CS
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