PENTITI & POLITICA. Il terreno “usato dal Clan” e le pesanti rivelazioni di Venosa

PICCOLO RAFFAELE (1)

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Salvatore Laiso ha raccontato alla Dda, come scritto nel nostro articolo precedente, di un imprenditore, non identificato, che avrebbe ricevuto una richiesta estorsiva di 50 mila euro da dare a Michele Zagaria (CLICCA QUI PER LEGGERE). Raffaele Piccolo, altro pentito, invece, ha parlato con i magistrati di un terreno che “veniva utilizzato, - spiegano gli inquirenti, - dal clan per nascondere armi o auto rubate", episodio che il pm Maresca ha inserito negli atti posti alla base del nuovo capo d'accuso a carico dell'ex primo cittadino Zagaria.

L'appezzamento,  citato da Piccolo "si trova tra la casa de di lui padre e quella che indicava essere proprio di Raffaele Capaldo"

“…omissis Il Barone, - ha dichiarato Piccolo, - mi disse che il sindaco Fortunato Zagaria era ‘un amico nostro del clan e persona di fiducia di Michele Zagaria, nonché a sua disposizione’ e che lo stesso avrebbe risolti i problemi relativi all’ottenimento dell’assegnazione della parte del terreno di via Puccini e di proprietà del comune; l’ottenimento della licenza edilizia per la costruzione del muro di cinta […]; l’abbattimento della proprietà di mio zio ed infine avrebbe potuto sicuramente far ottenere l’assegnazione del terreno sito in via Crocella a mio zio, nonché la licenza edilizia per costruire. Omissis…”

La narrazione di Piccolo continua, poi, con l’incontro, in municipio, da lui avuto, insieme a Michele Barone, con la dipendente Vilma Fontana, un tempo “maestra d’asilo” proprio di Barone.

Questo è quanto raccontato dal collaboratore. L’autorità giudiziaria ha fatto dei riscontri per comprovarne la veridicità. Le indagini, nel frattempo, hanno appurato che “i terreni […] risultano ancora nella disponibilità del Comune di Casapesenna”. 

Non solo Caterino, Laiso e Piccolo. Anche un altro eccellente ex camorrista, Salvatore Venosa, ha parlato nel corso della propria collaborazione dell’ex sindaco Zagaria: “…omissis io da sempre, - ha raccontato l'ex affiliato, - cioè da quando ho rapporti con il gruppo Zagaria, so che Fortunato Zagaria, sindaco di Casapesenna, è uomo di Michele Zagaria, addirittura si diceva che qualche volto lo stesso Michele, durante la latitanza, si appoggiasse a casa di Fortunato…omissis”.

Dichiarazioni scottanti, ma, meglio ricordarlo con costanza, le informazioni dei pentiti, raccolte dall'accusa, non bisogna considerarle (almeno per ora) verità assoluta: dovranno essere sottoposte alle analisi del collegio difensivo e poi vagliate dal Tribunale di S.Maria, che avrà l'ultima parola su questa intricata vicenda.

Giuseppe Tallino