Si cerca il sostituto di Malena e intanto arrivano 177 mila euro dal fondo destinato ai comuni sciolti per mafia

Maurizio Malena

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L’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Di Palma, che, giovedì scorso, ha colpito 8 indagati, tra cui l’ex sindaco Enrico Parente e l’attuale capo dell’ufficio tecnico, Maurizio Malena, ora ai domiciliari (CLICCA QUI PER LEGGERE I DETTAGLI), ha inciso, indirettamente, dal punto di vista organizzativo, anche sull’attuale amministrazione, la quale, con un numero di unità lavorative già ridotte all’osso, si è ritrovata ad avere, di fatto, come unica responsabile di area, la segretaria comunale ‘condivisa’, tra l'altro, con Teverola.

Per far fronte  al problema, diciamo così, di assenze, cioè, siamo più chiari, per rimpiazzare l’architetto ristretto cautelativamente dal Tribunale di Napoli, il sindaco Vito Gravante ha reso noto che il comune intende procedere per la copertura del posto con la stipulazione di una convenzione con dipendenti di altre amministrazioni.

Il primo cittadino ha indirizzata a tutti i sindaci della provincia di Caserta una missiva con oggetto la richiesta di disponibilità per il profilo di "Responsabile dell'Area Tecnica" per un periodo di dodici mesi, per 18 ore settimanali nei limiti del tempo di lavoro d'obbligo.

Oltre all’azione, intrapresa dalla maggioranza, tesa ad affrontare i problemi relativi all'organigramma della macchina comunale, va aggiunta una buona notizia (fornitaci direttamente dal sindaco) per il municipio mazzonaro:  il ministero dell’Interno, in accordo con il dicastero delle finanze, ha erogato a Grazzanise circa 177 mila euro, cioè il 19% e rotti del fondo che il Governo, negli anni scorsi, aveva destinato ai municipi sciolti per infiltrazione mafiosa (Grazzanise è stato sciolto per la terza volta nel 2012).

L’amministrazione, ora, avrà due settimane per sbrogliare gli atti burocratici necessari a ricevere il denaro e inserirlo nel bilancio.

La somma che lo Stato ha riservato  al comune dovrà essere restituita in 30 anni (le rate saranno pagate dal 2019).

Dunque, riflettendoci un po', la faccenda è curiosa: perché mentre è andato a concretizzarsi un filone di indagine, culminato con 8 arresti su 14 indagati, contenuto in nuce già nel documento di scioglimento firmato dall'allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, quasi in contemporanea (qualche giorno prima), è arrivata una boccata di ossigeno per le casse del comune, ovvero soldi che il paese mazzonaro riceve proprio perché commissariato per mafia, commissariato per mafia anche per i recenti fatti emersi nell'inchiesta della Dda denominata Chronos. Insomma, destino bizzarro.

G.T.