Precisazioni da parte del consigliere Palazzo sulle sue dimissioni
Comunicato Stampa
Dopo qualche giorno dalle dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio Comunale, il consigliere Benito Palazzo si rivolge ai concittadini per chiarire alcuni punti relativi alla sua posizione all'interno dell'amministrazione Gravante:
'Con l'esperienza che ho avuto in questi quattro anni, due da consigliere, due da presidente del consiglio ed ora nuovamente in qualità di consigliere, tolgo i pensieri a qualcuno che la mia decisione non è una manovra politica per diventare assessore'. Subito dopo le dimissioni, infatti, alcune voci davano Palazzo per futuro assessore in quanto precedentemente c'erano state le dimissioni da assessore da parte di Gabriella Parente, Giuseppe Raimondo e Giusy Petrella (quest'ultima assessore esterno le cui dimissioni erano state protocollate nella stessa mattinata di quelle di Palazzo, a distanza di poche ore).
'Prima di tutto -continua Palazzo- non mi sognerei mai di prendere il posto di un assessore già in carica in quanto loro, in quattro anni, sono stati a stretto contatto con il sindaco e amalgamati in Giunta, creando un'ottima sinergia in varie decisioni ed iniziative. Poi, se avessi voluto fare l'assessore, per legge l'avrei fatto in mia quota con i miei 138 voti, ma la legge della 'quota rosa' non me l'ha permesso.
Durante il secondo anno di amministrazione c'è stata divergenza con il sindaco da parte del mio gruppo (Il Volo) per la questione dell'Ufficio Tecnico, tanto da consegnare le deleghe per dare un segnale alla maggioranza, ma in quella circostanza i colleghi non hanno appoggiato la tesi. Poco dopo vengo eletto, dal consiglio comunale, Presidente del Consiglio al posto dell'ex Presidente, Teresa Cerchiello, sfiduciata per motivi che in quel momento non comprendevo, ma che poi ho capito, e che ho dovuto votare per coerenza con la maggioranza.
Come ho scritto nelle mie dimissioni, ho cercato di essere equo e tenere sempre aperti dei canali con la minoranza, precisando di essere leale alla parola data al Sindaco, ma prima a Grazzanise, e chiarisco che le mie dimissioni non sono un atto contro il sindaco, ma solo dovute a motivi personali ed anche per dare spazio ad altri consiglieri. Non mi sarei mai sognato di creare problemi ad undici mesi dalla fine del mandato e prendermi la responsabilità di far perdere finanziamenti e progettazioni in arrivo come: video sorveglianza; pubblica illuminazione; palestra scuola Brezza e cimitero Brezza cui si aggiungono altre progettazioni da milioni di euro per la rete idrica di Brezza ed il rifacimento del centro urbano, di cui il Sindaco è stato artefice con grande cura ed attenzione per il miglioramento del nostro paese.
In tanti dicono -conclude Palazzo- e pensano che tutto ciò accade dopo quattro anni, ma vi posso assicurare che tra non poche difficoltà si è riusciti a farlo solo ora.
Veniamo da un recente commissariamento e non auguro al mio paese di essere nuovamente commissariato, anche se per poco tempo, aspettando le prossime votazioni e per giochetti in anteprima: queste cose non fanno parte del mio modo di essere'.
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