Lettera aperta: Ecco a voi i nuovi ricchi

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Si riceve e si pubblica la seguente 'Lettera Aperta' a firma dei Consiglieri di minoranza del gruppo 'Orizzonti Futuri'

LETTERA APERTA

ECCO A VOI I NUOVI RICCHI!

Di solito nei momenti difficili si recita la frase: “ I soldi non fanno la felicità!”.

Tuttavia, tale massima, seppur veritiera nella sua sostanza, non rappresenta a pieno la realtà, dato che si può affermare d’altro canto, che i soldi possono alleviare almeno le preoccupazioni delle famiglie soprattutto nei periodi storici difficili come quello che stiamo vivendo.

Eppure sembra  che la nostra Giunta Comunale abbia sposato a pieno questa massima, tale da render per ricchi i nuclei familiari che percepiscono mensilmente fino ad €250,00, facendoli rientrare di fatto nella classe dei NUOVI RICCHI!

Dunque in seguito vi spiegheremo il perché.

Le numerose difficoltà generate dal Covid – 19 hanno esposto  il nostro Paese a serie difficoltà, soprattutto economiche, tali da azionare l’intervento del Governo centrale più volte nel corso del 2020. Per ultimo si riscontra l’emanazione del D.L. 23 ottobre 2020, n. 154, intitolato: “Misure finanziarie urgenti connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”, che all’art. 2, rubricato “Misure urgenti di solidarietà alimentare” sancisce che:

  1. “Al fine di consentire ai comuni l'adozione di misure urgenti di solidarietà alimentare, è istituito nello stato di previsione del Ministero dell'interno un fondo di 400 milioni di euro nel 2020, da erogare a ciascun comune, entro 7 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, sulla base degli Allegati 1 e 2 dell'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020;
  2. Per l'attuazione del presente articolo i comuni applicano la disciplina di cui alla citata ordinanza n. 658 del 2020.
  3. Le variazioni di bilancio riguardanti l'utilizzo delle risorse trasferite dal Bilancio dello Stato connesse all'emergenza COVID-2019 possono essere deliberate dagli enti locali sino al 31 dicembre 2020 con delibera della giunta.”

Per tale ragione al nostro Ente comunale viene erogato un contributo pari € 67.075,90.

Tale somma deve essere distribuita ai nuclei familiari che presentano numerose difficoltà economiche,  attraverso l’erogazione dei “Buoni spesa”, per l’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità negli esercizi commerciali che  parteciperanno alla “Manifestazione di interessi” pubblicata dal Comune. Pertanto lo Stato Centrale lascia ampia discrezionalità agli Enti comunali, lasciando soltanto delle semplici linee guide che favoriscono ( ma non limitano), attraverso l’erogazione dei Buoni spesa, le famiglie che hanno subìto ingenti danni economici a seguito del dilagare del virus Covid – 19.

Infatti anche l’ANCI (Associazione nazionale comuni italiani) con la Nota di indirizzo Prot. n. 122/ VSG/SD del 24 novembre 2020, con oggetto “Misure urgenti di solidarietà alimentare” di cui all’articolo 2 del decreto legge 23 novembre 2020, n. 154”, afferma a chiare lettere che i Comuni nel disporre a pieno della discrezionalità lasciata dal Governo, non devono tuttavia dimenticarsi dei nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, affermando che la competenza nell’individuazione dei beneficiari spetta all’Ufficio dei Servizi Sociali di ciascun Comune.

Inoltre la nota di indirizzo continua dicendo che : “L’ufficio darà priorità a quelli non assegnatari di sostegno pubblico (RdC, Rei, Naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione guadagni, altre forme di sostegno previste a livello locale o regionale).

Si rileva che ciò non esclude che le risorse possano essere attribuite anche a percettori di altre forme di sostegno pubblico al reddito, ma nell’attribuzione del contributo dovrà darsi priorità a chi tale sostegno non lo riceve”.

Pertanto, di seguito alla deliberazione della Giunta Comunale n. 26 del 30/11/2020, il Comune di Grazzanise ha attivato la misura per sostenere le famiglie in difficoltà economiche  a seguito dell’emergenza epidemiologica da Covid – 19 con priorità per quelle non già assegnatarie di sostegno pubblico, mediante l’erogazione dei c.d.  “Buoni spesa” finalizzati all’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità.

Tuttavia l’Avviso pubblico che individua la platea dei beneficiari ci lascia alquanto perplessi riguardo:

  1. alla priorità ai “nuclei familiari con presenza di uno o più disabili e non già assegnatari di sostegno pubblico”;
  2. all’esclusione dei:

“i nuclei familiari che usufruiscono di forme di reddito e/o di sostegno al reddito da cui poter trarre sostentamento (disoccupazione, cassa integrazione, reddito di cittadinanza, ecc,) di importo mensile superiore ad € 250,00 a componente il nucleo familiare;

- i nuclei familiari che hanno altre forme di sostentamento reperibile attraverso accumuli bancari e/o postali per un importo complessivo superiore ad € 3.000,00”.

Rispetto al punto 1. la perplessità sorge intorno al sostantivo “disabili”, non comprendendo cosa si intende con tale termine, rispetto anche alla norma che indica la disabilità del soggetto. Ulteriormente i soggetti affetti da invalidità, cecità, sordità, handicap, disabilità percepiscono di regola delle prestazioni previdenziali al fine di soccorrere quelle menomazioni fisiche  da cui sono colpiti e pertanto tali somme devono essere impiegate per tali motivi, non si capisce come  mai chi ha soggetti nel proprio nucleo familiare che percepiscono prestazioni previdenziali non deve essere favorito.

Rispetto al punto 2. il Comune di Grazzanise sembra che abbia reputato ricchi, non degni di considerazione, chi percepisce mensilmente una somma pari ad € 250,00. Infatti leggendo e parafrasando il citato periodo, indicando nell’Avviso pubblico, tralasciando gli errori di sintassi che lo rendono di difficile interpretazione, sembra che il Comune di Grazzanise voglia reputare ricchi anche chi è in difficoltà economiche evidenti. Infatti esaminando a pieno le clausole di esclusione del bando si può affermare chiaramente che se all’interno del nucleo familiare c’è un soggetto che percepisce un reddito e/o sostegno al reddito superiore all’importo pari di € 250, 00 non è percettore dei “Buoni Spesa”, quasi come se fosse considerato abbastanza ricco da provvedere autonomamente al proprio sostentamento. Tuttavia, seppur ciò può rallegrarci pensando che il costo della vita sia talmente basso da riuscire a vivere percependo poche centinaia di euro mensili, dall’altra parte ci rende portavoce delle doglianze di chi purtroppo vive realmente disagi economici tali da non poter nemmeno provvedere al proprio sostentamento.

Infatti se si considera ad esempio un nucleo familiare privo di qualsiasi reddito, tranne per un suo componente affetto da invalidità tale da percepire una prestazione previdenziale, non può usufruire di alcun aiuto da parte dell’Ente Comunale, pur considerando che materialmente quelle poca centinaia di euro serviranno per sopperire al disagio dell’invalido (N.B  si ricorda ad esempio che l’ “Assegno di invalidità civile” è pari ad € 286,81 ) o ancora se si considera semplicemente un nucleo familiare con un componente che lavora per poche centinaia di euro mensili, superiore però alla somma necessaria per essere incluso come percettore dei “Buoni Spesa”, viene abbandonato di fatto ad affrontare da solo il proprio disagio.

Vi è di più, stando a quanto scritto nell’Avviso pubblico si potrà giungere anche al paradosso, infatti ci potranno essere nuclei familiari con più componenti che percepiscono ciascuno di loro un reddito inferiore ad € 250,00, che sommati tra di loro faranno alzare l’indice delle proprie entrate ben oltre rispetto ad un nucleo familiare che presenta un solo percettore di reddito pari al minimo, superiore però alla soglia minima per essere esclusi, e pertanto mentre i primi con un reddito maggiore risulteranno essere percettori dei Buoni spesa, il secondo nucleo familiare risulterebbe di fatto escluso.

Inoltre stando al secondo motivo si è reputato ricco chi nella propria vita è riuscito a mettere da parte pochi risparmi, accumulandoli presso gli istituti di credito. Entrando nel merito di questa scelta, anche in questo caso si giunge facilmente al paradosso, escludendo chi possiede più di €3.000,00 come risparmi, anche se allo stato attuale potrebbe non lavorare e non possedere altra fonte di sostentamento.

Dunque il disagio sociale che l’emergenza epidemiologica da Covid – 19 ha apportato alla nostra società ha aumentato la disparità sociale, indebolendo i redditi delle nostre famiglie e dunque preoccupazione necessaria di ogni Governo sarà quella di provvedere ai bisogni primari di tutti i cittadini, tale da ridurre le disparità sociali.

Pertanto l’Avviso pubblico oggetto della diatriba non fa nient’altro che negare l’accesso per   la maggior parte delle famiglie che attualmente vivono sulla loro pelle il disagio economico, aumentato di fatto con l’avvento dell’emergenza epidemiologica, disattendendo anche la nota di indirizzo dell’ANCI.

Pertanto si invita a rivedere l’intero Avviso pubblico, tralasciando e/o chiarendo quelli che possono essere periodi di non facile interpretazione, eliminando di fatto quel probabile “sviamento di potere” che risulterebbe essere sotteso al presente atto.

Inoltre, si invita ulteriormente ad allargare la platea dei beneficiari, tali da sopperire le doglianze di una “fetta” di popolazione molto più ampia, essendo cospicua anche la somma che viene elargita al Comune di Grazzanise (vedi sopra).

Tale monito speriamo possa coadiuvare  l’attività amministrativa del nostro Ente, avendo anche sollecitato l’Amministrazione ad una collaborazione inerente appunto alle problematiche dovute all’emergenza epidemiologica da Covid – 19.

Grazzanise, 04/12/2020

geom. Martino Conte

dott.ssa Antonella Caianiello

dott.ssa Giovanna  Scione

dott.ssa Tania Parente