Il peso di Ricci deciderà ancora le sorti del blocco Antropoli: c’è chi scalcia, ma in silenzio

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Chillemi è il candidato di Antropoli, per le comunali di Capua, chiamato ad affasciare una compagine a dir poco eterogenea. C'è una differenza, però, tra tale squadra e le altre forze concorrenti capuane: nel blocco che orbita intorno al chirurgo  i malumori vengono ovattati, silenziati. Ed a fare da tappo ai vari sbottamenti è proprio l’abile medico del Cardarelli.

La figura di Ricci, ad esempio, è forte, politicamente quasi ingombrante. Le preferenze ottenute, alle scorse elezioni, in modo massiccio (più di 800), la capacità di far sedere in consiglio suoi uomini hanno inciso non poco nelle scelte amministrative di Antropoli: tutto normale, è politica.

All’interno del centrodestra, tuttavia, adesso, ci sono forze che desiderano ridimensionare il peso  del finanziere. Scalciano, senza far rumore, invocano un intervento del chirurgo, ma niente. Tra chi torce c’è l’area composta da Lima, Brogna e Caputo. Eppure questi disaccordi, col tempo, saranno annullati nel nome della coesione, nel nome dell'agire per un’altra vittoria.

Dall’altro lato, nel blocco anti-Antropoli, ormai, le primarie di coalizione sembrano una delle poche soluzioni per trovare un candidato sindaco capace di unire tutte le forze che vogliono creare distacco con la recente gestione comunale. Quest’area potrebbe guardare anche ad alcuni degli infelici che, salvo ripensamenti, come già detto, nonostante i malumori, porterà voti alla corte dell’avvocato Chillemi: perché chi scalcia, nel gruppo Antropoli, lo fa in silenzio e senza forza.

Giuseppe Tallino