Grazzanise, epidemia di pali pericolanti

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Comunicato Stampa 'Durante una perlustrazione del territorio Grazzanisano, i volontari dell’associazione D.E.A, venivano attratti dall’incuria in cui versano alcuni pali dell’illuminazione allocati in via Crocelle altezza civico 34; via Sambuco altezza  civico 10 e  angolo via  Volturno. Durante l’ispezione visiva si accertava lo stato di incuria che interessava soprattutto la base di appoggio logorata dall'avanzato stato della ruggine mettendone a rischio la staticità, con  conseguenza di mancanza degli standard di  sicurezza necessari a garantire la pubblica incolumità'. La situazione in cui versano i pali della pubblica illuminazione è nota da anni, spesso se ne è parlato e si è riferito di episodi che, solo per puro caso, non hanno causato seri danni a persone o vetture mentre percorrevano le strade del paese o in sosta nei pressi dei pali. L'ultimo episodio è stato riferito pochi giorni fa, un lampione appeso al filo transennato per giorni, in attesa dell'intervento di ripristino, ma quel che preoccupa, e non poco, è lo strato di ruggine che fuoriesce dalle basi dei pali logorandoli fino a renderli talmente deboli da rischiare di farli rovinare a terra col semplice peso di chi inavvertitamente vi si potrebbe appoggiare. La situazione è visibile ad occhio nudo e ben consci ne sono coloro che abitualmente percorrono le strade a piedi, così è stato per i componenti dell'associazione DEA che oggi hanno formalizzato la  su riportata segnalazione e che, del resto, già avevano, in passato, suggerito un intervento che impegnava una spesa contenuta al fine di mettere in sicurezza almeno i pali maggiormente danneggiati dall'usura: si potrebbero tagliare -secondo la DEA- i pali abbassandoli di 30/50 cm, quanto basta per eliminare la parte corrosa dalla ruggine sottostante. Vero è che fino ad oggi la fortuna ha assistito i cittadini e non sono pochi coloro che attendono un segnale da parte dell'amministrazione che, si augurano i volontari DEA, 'si spera non sia a conoscenza del pericolo'. Red. Trib.24