Florio: Non intendo continuare in polemica ed auguro un comandante esterno per i vigili

florio gravante

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Si riportano le dichiarazioni del vigile Giuseppe Florio, giunte ieri sera in redazione, in risposta al comunicato del sindaco Vito Gravante a seguito della presa di posizione da parte di Florio successive al decreto di nomina quale responsabile della polizia municipale:

Non ho alcuna intenzione di proseguire in una polemica inutile e sterile ne a star appresso a tesi demagogiche rivolte a negare la verità.

 La messa in scena è quella che è stata messa in atto negli ultimi tre anni sulla nomina del Comandante della PM, dove il sottoscritto è stato solo spettatore,  mentre è stata dimostrata la inaffidabilità degli attori principali.

Il datore di lavoro se pretende il rispetto dei propri lavoratori se lo deve meritare, dimostrando soprattutto lealtà nei loro confronti.

In un azienda privata prendere in giro i lavoratori è intollerabile e chi lo fa rischia di trovarsi fuori ai cancelli della fabbrica.

Nonostante la lettura per 100 volte che è stata fatta del mio comunicato ho l’impressione che ho non è stato capito o si tenta di mistificarlo, volendo far credere che io abbia preteso la nomina a tempo indeterminato. Non mi sono mai lamentato della mancata promessa, credo che il Sindaco in merito menta, sapendo di mentire.

RIPETO: in questi ultimi tre anni il Sindaco e l’amministrazione non hanno mai detto che l’incarico era illegittimo, anzi hanno sempre dimostrato, anche personalmente, la loro intenzione a privilegiare la mia nomina a comandante, tant’è che addirittura il Vice Sindaco andò in missione esplorativa presso il comune di Capua. Ora, se hanno cambiato idea non è una tragedia: solo gli stupidi non cambiano mai idea, a condizione che si giustifichino.

E se promettere per un amministratore è un reato, buon per loro che se ne sono reso conto, purtroppo ci hanno messo tre anni per accorgersene, anche se la legge non ammette ignoranza.

In merito alla più o meno legittimità dell’atto, mi permetto di indicare a chi l’ha prodotto di andarsi a rivedere la procedura adottata dall’allora Commissario Prefettizio,  D.ssa Ciaramella, in collaborazione con il Dr. Mattia Parente, quando mi venne conferito l’incarico di Responsabile della P.M., che io in quel caso, in quanto “nativo di Grazzanise” accettai  “per il bene del mio paese”, senza pretendere alcunché.

E, altresì, suggerisco di andarsi a rivedere la procedura adottata dalla passata amministrazione Parente, sempre per il conferimento dell’incarico al sottoscritto, quando, pur essendo “nativo” rifiutai, per palese illegittimità dell’atto, del quale quello attuale è un “copia e incolla”

Per ulteriore scienza su chi negli Enti Locali attribuisce e come le mansioni superiori suggerisco di andare su INTERNET e digitare in Google: “determina mansioni superiori enti locali”e vedere se si trova un solo atto in tal senso fatto da un Sindaco.

Qualcuno ha confuso l’art. 50 del D.lgs 267/2000 con l’art. 52 del D.lgs 165/2001 e con l’art. 8 del contratto di lavoro Enti Locali, della differenza se ne sarebbe accorto anche un ragazzino.

Non credo che il Sindaco possa impartirmi lezioni di qualsiasi genere, men che mai sulla moralità e sul senso del dovere, non credo che la carica che riveste gli conferisca la virtù della verità e il potere di offendere.

Mi permetto di suggerire di non profferire minacce a vanvera su possibili procedimenti disciplinari, i giudici esistono anche per i Sindaci.

Auguro, anche nell’interesse del Corpo della PM, all’amministrazione pro-tempore, di trovare un valido Comandante esterno per la Polizia Municipale di Grazzanise.

Con la speranza che questa volta non venga partorito il topolino.

Fine della storia.