Crociata contro le proroghe: scade il contratto a febbraio e arrivano 4 mesi di “allungo” per 39 mila euro

Carmine Antropoli

  • Stampa
  • Condividi

E’ più forte di noi. E’ un sentimento che non siamo capaci di mitigare. Ci proviamo, senza ottenere risultato: ma in materia di appalti pubblici non riusciamo proprio ad apprezzare il concetto di proroga.

In tanti casi, prolungare il contratto con un privato, che, in cambio di denaro, offre i suoi servizi ad un ente, è una metodologia  (molto adoperata) consentita dalla legge. Infatti, chiariamo subito,  il nostro dissenso, la nostra non sopportazione verso i rapporti lavorativi “allungati” senza gara, non è assolutamente di natura normativa, ma di opportunità.

Fare il possibile per garantire che tutti gli imprenditori, tutte le società, ogni volta che c’è un lavoro da realizzare con quattrini pubblici, gareggino muovendo dalla stessa linea di partenza dovrebbe essere uno dei cardini di ogni  buon governo. Tuttavia, a volte, la ragion pratica, quella che si confronta con la realtà gestionale, spinge gli amministratori a prediligere opzioni incentrate sulla tempestiva, opzioni capaci di risolvere, con non troppo sforzo, con immediatezza  disagi, inefficienze.

Eppure siamo convinti che l’esigenza di far fronte ad un disservizio, con relativa velocità, e il principio di consentire, a contratto scaduto, alle ditte di settore  di “giocarsela” sin da subito  per prendere quel determinato appalto, possono andare di pari passo.

A Capua, l’affidamento triennale stipulato con il Gruppo “I Cipressi”, con sede a Napoli, al Centro Direzionale, per la gestione dei servizi cimiteriali, è scaduto il 29 febbraio scorso.

Era un termine noto. Quindi  (salvo nuove interpretazione giuridico-amministrative sfornate dall’ottimo chirurgo) le carte necessarie per una nuova gara da far espletare  il prima possibile potevano essere preparate, con relativa calma, un po’ di tempo prima della scadenza, chiedendo, così, l’ausilio di una fisiologica proroga minima, breve.

Ed invece è comparsa la formula: “nelle more della nuova procedura di gara per l’affido […] dei servizi cimiteriali […] si rende necessario prorogare per mesi quattro il contratto al Gruppo ‘I Cipressi’ srl”.

Magari il materiale per la gara è già pronto e serve solamente espletare la procedura, ma 4 mesi non sono un po’ troppi (sempre ragionando in termini di opportunità)?

Ad ogni modo, per l’allungamento del contratto di 120 giorni, con la determina  n°65, sono stati impegnati 39 mila 456,27 euro.

Giuseppe Tallino

CLICCA QUI PER LEGGERE LA DETERMINA