Il Comune nomina i difensori contro il ricorso presentato dalla Cerchiello

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(gp) Saranno gli avvocati Riccardo Ventre e Gaetano Antonio Ventre, per 4000 euro,  a rappresentare il Comune nel procedimento di costituzione in giudizio per la difesa e gli interessi del Comune di Grazzanise davanti al Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, a seguito del ricorso presentato dalla Consigliera Teresa Cerchiello.

Nessuno dei due professionisti compare nella short list degli avvocati dell'Ente, che si può avvalere della loro prestazione in base all’art. 4 del ‘Regolamento per la disciplina dell’affidamento degli incarichi legali e istituzione albo dei professionisti legali’, in particolare il comma 3 che recita ‘L’amministrazione Comunale, con apposita deliberazione della Giunta Comunale, si riserva la facoltà di conferire incarichi a professionisti anche non iscritti all’Albo di cui all'art. 2 del Regolamento, per la rappresentanza e difesa degli interessi dell’Ente, consulenze e pareri in questioni ritenute di massima complessità che richiedono prestazioni di alta specializzazione”.

La dott.ssa Cerchiello aveva presentato ricorso al TAR per l’annullamento, previa sospensione, della delibera di consiglio Comunale n. 9 del 08/02/2017, votata dagli otto consiglieri di maggioranza sulla ‘mozione di sfiducia del presidente del consiglio comunale’, carica detenuta all’epoca dalla stessa Cerchiello.

In base ai sensi dell’art. 9 bis dello statuto comunale“Il presidente del consiglio comunale, per gravi e comprovati motivi, può essere revocato, su proposta motivata e sottoscritta da 1/3 (un terzo) dei consiglieri assegnati, computando il sindaco, con approssimazione all’intero successivo. La proposta viene messa in discussione non prima di 20 giorni dalla sua presentazione. La stessa deve essere approvata con voto palese della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati” e con la mozione di revoca si contestava alla dott.ssa Cerchiello di aver compiuto “gravi e reiterati comportamenti pregiudizievoli per la funzionalità ed efficacia dei lavori del Consiglio, determinando il venir meno della cosiddetta “fiducia politica” che deve tradursi in una carenza di fiducia nelle capacità di mantenere un’azione presidenziale super partes che si ispira ad imparzialità, traducendosi in comportamenti caratterizzati da protagonismo individuale e faziosità e che, comunque, compromettono il ruolo di garante del Presidente del Consiglio”.

Nella premessa dell’atto la giunta Comunale afferma che ‘Il provvedimento impugnato non appare viziato dai motivi di legittimità evidenziata dalla ricorrente, in quanto è stata eseguita la procedura prevista dallo Statuto Comunale’; la Cerchiello, invece, nel ricorso aveva presentato una serie di argomentazioni tali da dover dimostrare l’illegittimità della revoca.