SI QUAGLIA nel Patto? Il “ritorno” di Pd e Villani. Bosco ci mette la faccia e propone “Barresi”

Romano Bosco Barresi Villani Di Monaco

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Le prossime e ormai imminenti elezioni, per quella Capua che desidera un cambiamento amministrativo, dopo i dieci anni di dominio Antropoli, rappresentano un’occasione irripetibile.

Di questo ne è consapevole pure il consigliere regionale Luigi Bosco, che, ieri sera, martedì, ha voluto prender parte personalmente all’ennesima riunione del Patto Civico.

All’incontro erano presenti anche il segretario locale del Pd, Luigi Di Monaco, esponenti del gruppo Capua 3 Luglio, Paolo Romano, con il suo movimento ‘Ora’, e tutte le altre componenti della coalizione.

Iniziamo col dire che la partecipazione dell’area Villani e dei democrat alla citata adunata è un segnale importante: significa che, adesso, c’è reale volontà di lavorare per la coesione (dovremmo scrivere ri-coesione) di un potenziale cartello elettorale ampio, combattivo.

Resta, tuttavia, un grosso scoglio da superare: la scelta del candidato sindaco.

Sulla delicata questione è intervenuto proprio Bosco. Il politico di Casagiove, fondatore di Terra Libera, creatura che, gradualmente,  sta facendo proseliti in molte zone di Terra di Lavoro, ha ribadito il no alle primarie, un no motivato innanzitutto dall'ormai prossimità del voto: il poco tempo che separa i cittadini dalle urne non garantirebbe, a detta del consigliere, delle primarie agevoli. Inoltre, ha aggiunto Bosco, i nomi pronti a gareggiare sarebbero sostanzialmente quelli già avanzati non capaci di ‘affasciare’ le diverse anime del Patto.

Bosco non si è fermato a questo: si è spinto oltre. Ha rotto gli indugi ed ha fatto egli stesso il nome di un candidato garante: quello del suo referente capuano, Roberto Barresi, figura, a detta del consigliere regionale, prestigiosa, oggettivamente competente in materia amministrativa per la sua professione forense, per le qualità di studioso e autore di volumi che riguardano proprio le tematiche gestionale degli enti pubblici.

I gruppi che hanno partecipato al tavolo, entro 48 ore, valuteranno la proposta.

Qualora le componenti del Patto, ha precisato Bosco,  dovessero trovare l’intesa su un altro nome, di eguale prestigio e garanzia, capace di raccordare la più ampia coalizione possibile, Terra Libera sarà ben disposta, con senso di responsabilità, a fare un passo indietro e ad accettarlo.

Il tavolo, quindi, dopodomani, potrà dire si a Barresi, potrà dire no a Barresi, oppure, come anticipato dallo stesso Bosco, potrà tirar fuori dal cilindro un altro candidato garante. C’è anche un’altra possibilità: alcuni componenti della potenziale coalizione sarebbero capaci anche di percorrere (nonostante i vari dissensi) la strada delle primarie. In quel caso, ha chiarito il consigliere deluchiano, Terra Liberà non parteciperà alla pre-elezioni, decidendo di dialogare con i gruppi, costituenti del Patto, che hanno mostrato perplessità e non consenso proprio sul sistema delle primarie.

Giuseppe Tallino