SPACCIO ORGANIZZATO. Fava si ‘canta’ tutti: «Ecco a chi andavano le plance di fumo»

Talamo Formisano Fava

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A decidere di collaborare con la giustizia non è stato solamente Ananie Nedelcu (CLICCA QUI): la sua scelta, infatti, è stata seguita anche dai fratelli Fava.

 Ed è proprio Pasquale Fava, nell’interrogatorio del novembre 2013, a ‘cantarsi’ il suo gruppo “dedito allo spaccio, nel quale inserisce – ha scritto la gip Iaselli, nell’ordinanza dei recenti 42 arresti (CLICCA QUI), - Vincenzo Mauro, detto Paperino, il quale operava alle dipendenze di Giovanna Talamo, moglie di Fringuello.” A questi aggiunge, annota sempre il giudice, “Gabriele Formisano, tale Roberto detto Giaravuoglio e Oreste Buonpane, figlio di Luigi, uno dei gemelli di S.Tammaro, di cui non ricorda il cognome, ma dei quali riferisce che hanno la disponibilità di una Fiat 500”.

Il pentimento di Fava è stato utile anche per decifrare alcuni appunti rinvenuti dagli investigatori.  In quei documenti, ha spiegato il giudice, c’erano “i nomi delle persone alle quali venivano consegnate ‘plance di fumo’ con accanto la indicazione numerica delle quantità. Ed in questo modo riassume i nomi dei soggetti che erano dediti allo spaccio e che si rifornivano da lui: ovvero Giovanna Talamo, Emmanuele Fava, Ugo Diglio, tale Roberto, Francesco Azzan, tale Peppone, Alessandro Nappa, tale ‘o Diavolo di S.Maria, Angelo Moronese e Biagio Merola.”

Giuseppe Tallino