E’ IL COSENTINO DAY al Tribunale di S.Maria. Due udienze per tre fratelli

Giovanni e Nicola Cosentino

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Dire che oggi, giovedì, al Tribunale di S.Maria, è andato in onda il Cosentino Day, non è troppo sbagliato. Non lo scriviamo con ironia: evidenziamo solo la concentrazione di processi (diversi), in uno stesso giorno, a carico di uno stesso imputato.

Poche ore fa, infatti, è terminato l'ennesimo 'appuntamento' Eco4 (CLICCA QUI), dove è alla sbarra, in solitudine, l’ex parlamentare, impegnato in un lungo esame condotto dai suoi difensori, De Caro e Montone.

In mattinata, invece, nella medesima aula, dinanzi al collegio presieduto dal giudice Guglielmo, sono stati presenti due fratelli dell’ex sottosegretario, Antonio e Giovanni, imputati (con lo stesso Nicola) nel cosiddetto processo ‘carburanti’.

A differenza di Eco4, però, l’iter giudiziario che si sta srotolando in merito (semplifichiamo al massimo) alle pompe di benzina dell’Aversa Petroli, è ancora alle battute iniziali: stamane i pm della Dda, D’Alessio e Vanorio, hanno continuato ad interrogare il maresciallo De Vivo.

Il sottufficiale, consultando le informative che ha redatto, ha ripercorso parte delle azioni investigative svolte per conto dell’Antimafia. E continuerà a fare la medesima cosa nel corso della prossima udienza.

Visto che si è trattato di un appuntamento, diciamo così, tecnico, è normale che la nostra attenzione sia stata attratta da note di colore, da fattori non centrali per la vicenda giudiziaria, ma curiosi, come la grande attenzione manifestata da Giovanni Cosentino nel seguire le risposte del maresciallo, la sua contestuale annotazione di appunti su un blocknotes ed il continuo alzarsi dalla sedia per confrontarsi con l’avvocato.

In aula anche l’imprenditore di Villa di Briano, Luigi Gallo (rappresentato, insieme alla moglie, dagli avvocato Iorio e Parente) che, con le proprie denunce, ha innescato l’inchiesta,

G.T.