Camorra, usura ed estorsioni. In 16 rischiano il processo. Tutti i nomi

Lai Cerreto

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Sono 16 gli indagati che, accusati a vario titolo di estorsione e usura, con l’aggravante del metodo mafioso, rischiano il processo.

L’inchiesta, approdata stamane al Tribunale di Napoli per l’udienza preliminare, è stata realizzata dai militari dell’Arma tra aprile ad agosto 2015.

Tale attività investigativa prese il via dopo un duplice arresto connesso a tentativi di estorcere quattrini ad una ditta impegnata a Maddaloni ad installare la fibra ottica.

Le indagini, attraverso attività tecniche e dinamiche, corroborate dalle dichiarazioni delle persone offese, secondo la Dda di Napoli, hanno consentito di acclarare la presunta attività estorsiva ed usuraia da parte degli inquisiti nel comune di Maddaloni, delitti finalizzati a favorire e agevolare la supremazia dell’organizzazione camorristica denominata Clan Belforte — fazione di Maddaloni

Il materiale raccolto dall’antimafia, nel dicembre scorso, si è tramutato in un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dall’ufficio Gip partenopeo, indirizzata a Vittorio, Mario e Giuseppe Lai, Vittorio Emeaniele Franceschetti, Gaetano, Pietro e Francesco Cerreto, Rosario Cafarelli, Salvatore Esposito e Vincenzo Piscitelli.

Non furono destinatari di provvedimenti restrittivi, invece, gli indagati, Rosa Gallo, Giovanni Guzzo, La Manna Juri, Michele Lombardi, Michele Madonna ed Esposito Donato.

A metà maggio il gup, che sta seguendo la fase preliminare del processo, deciderà sul rinvio a giudizio dei 16 indagati difesi dagli avvocati Ferraro, Angelo Raucci, Vignola e Sergio Ricca.

Giuseppe Tallino