CAMORRA E APPALTI. Il geometra racconta di una visita in municipio: «L’emissario è una cosa nostra fai attenzione a non sbagliare le carte»

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La Direzione distrettuale antimafia di Napoli ha accusato Benito Natale, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare, insieme ad altri 7 indagati (CLICCA QUI PER LEGGERE), di associazione mafiosa e turbativa d’asta.

Tra gli episodi contestati al 43enne di Grazzanise una visita che egli stesso, insieme ad un'altra persona, non meglio identificata, avrebbe fatto a Pietro Montone, tra il maggio ed il giugno 2011, quando il geometra ricopriva l’incarico di capo dell’ufficio tecnico grazzanisano.

“Non appena ho assunto l’incarico, tra le pratiche che ho trattato, - ha dichiarato  il professionista, - vi era appunto l’appalto denominato ‘Emissario Grazzanise’. Tra i primi atti che sono stato chiamato a fare per tale incarico, vi è stato quello di annullare la precedente gara così predisposto dal consiglio comunale e dalla giunta comunale nonché successivamente iniziare la procedura di gara per l’affidamento dell’emissario Grazzanise. Al termine della pubblicazione del bando di gara, dopo l’arrivo delle buste contenenti l’offerta, nel periodo compreso tra maggio e giugno 2011, si presentavano presso il Comune di Grazzanise, 2 persone di cui una di corporatura robusta, basso, capelli medio-lunghi, anni 30 circa e altra persona a me conosciuta come NATALE Benito, gestore del bar Moulin Rouge. Voglio precisare, - ha aggiunto Montone, -  che conosco il NATALE Benito, in quanto alcuni mesi prima si era presentato presso gli Uffici Comunali per problemi legati alle autorizzazioni del citato Bar Moulin Rouge. Nell’occasione, il NATALE Benito mi invitò a parlare in disparte, in un’altra stanza. Giunti nell’altra stanza, il NATALE Benito, mi disse che la persona che si accompagnava con lui era un ‘amico’. A tal punto, il suo amico mi disse testualmente ‘L’EMISSARIO GRAZZANISE E’ UNA COSA NOSTRA FAI ATTENZIONE A NON SBAGLIARE LE CARTE. VEDI CHE NELLA VECCHIA GARA GIA’ E’ COSA NOSTRA IN QUANTO SIAMO NOI I VINCITORI ADESSO QUINDI LA GARA E’ LA NOSTRA E NON DEVI SBAGLIARE’. Immediatamente non ho capito a cosa si volesse riferire in quanto io non avevo prodotto alcun atto che potesse favorire l’uno o l’altra persona, pertanto impaurito gli dissi che poteva stare tranquillo in quanto non avevo fatto nulla di particolare. Dopo alcuni giorni, ho cercato di convocare la commissione con persone esperte nel campo quali i due segretari Comunali di Casal di Principe e S. Maria La Fossa e l’Università, ma gli stessi dopo qualche giorno non hanno accettato l’invito mentre l’Università in quei giorni non rispose. Dopo non vi è stato più tempo di fare altri atti in quanto mi è scaduto”.

Tale conversazione, raccontata agli inquirenti dal geometra, va inserita nelle fasi di preparazione alla nuova gare per la realizzazione del collettore, dato che la prima era stata revocata nella sezione finale del secondo mandato consiliare del sindaco Enrico Parente.

Per avere un quadro lineare di tutta la vicenda legata all’appalto da oltre 3 milioni di euro, consigliamo, ancora una volta ,di leggere la nostra inchiesta (CLICCA QUI PER VISIONARLA).

Intanto, stamattina, Benito Natale è stato ascoltato, in presenza del suo avvocato, Francesco Parente, dal gip.

L’indagato ha deciso di rispondere alle domande del giudice cercando di far chiarezza in merito alle vicende in cui, secondo l’antimafia, risulta coinvolto.

Giuseppe Tallino