Appiccavano roghi per incrementare pascoli: pastori condannati con pene durissime

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Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha emanato due sentenze severe per quattro autori di incendi boschivi di origine dolosa in provincia di Caserta, che erano stati già arrestati dal Corpo Forestale dello Stato. I quattro arrestati che, erano allevatori di greggi ovini, hanno volontariamente appiccato il fuoco per aumentare il terreno adibito a pascolo il quale dopo l'incendio sarebbe diventato più fertile. Inoltre, il rogo avrebbe comunque permesso di ampliare la zona del pascolamento sui territori, invece, coperti da boschi.

I condannati sono:

Orlando Lombardi 45 anni, allevatore di un gregge ovino, condannato alla pena di  sette anni e sei mesi di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali, per aver provocato un incendio boschivo di natura dolosa, il 10 agosto 2015 sul Monte Tifata nella località “Gradilli” del comune di Caserta. L’incendio di estese proporzioni ha interessato il bosco soprastante la Strada Provinciale (ex. S.S. n. 87 Sannitica), di proprietà demaniale del Comune di Caserta, per una superficie di circa 2,5 ettari.

Angelo Vaiuso, 58 anni, allevatore di un gregge ovino, alla pena di 5 anni, oltre all’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e l’interdizione legale per la durata della pena, «per aver cagionato, in qualità di istigatore, in concorso con Angelo Affinita, un estesissimo incendio boschivo di natura dolosa (circa 327.000 mq), in data 18/08/2012, in comune di Caserta, sul versante collinare denominato “Monte Montone”, su un’area classificata di rilevante importanza paesaggistica, nonché a forte vocazione turistica in quanto situata nei pressi del centro medioevale di Casertavecchia».

 Angelo Affinita, 60 anni allevatore di San Felice a Cancello, è stato condannato alla pena di 5 anni, come esecutore materiale dell'incendio e poi in qualità di istigatore di un altro esteso incendio boschivo di natura dolosa (circa 55.000 mq), del 28 agosto 2012 a Francolise, alla località Monte Telefono-San Rocco, su un’area collinare adibita a rimboschimento.

Musej Saimir,  condannato a 4 anni e 6 mesi per un principio di incendio di natura dolosa (circa 50 mq), in data 27 agosto 2012 a Teano, località Crocetta, su un’area posta a margine di una scarpata stradale e per aver provocato, in qualità di esecutore materiale, in concorso con Affinita l'incendio di Francolise, e quello di Teano.