LE RAPINE E L’OMICIDIO della guardia giurata: ecco le condanne chieste. E il pentito si ‘arrabbia’

Il processo riguardante l’omicidio di Nicola Sammarco, guardia giurata di Mondragone, freddato nel 2005 a Casapesenna, in via Ciglio, durante il suo turno di lavoro,  nei mesi scorsi, è stato accorpato anche all’esame di diverse rapine, consumate tra l’agro aversano e il basso Volturno, tra le quali quelle al distributore Q8 di Villa di Briano, all’Agip di Frignano, all’Agip di Cancello Arnone ed alla Total di Castel Volturno.

Nel corso della prima parte della requisitoria, realizzata dal pm lo scorso gennaio, fu chiesta la condanna a 4 anni di carcere per Costantino Diana e l'assoluzione degli imputati Giorgio Pagano e Costantino Garofalo, assoluzione che ha fatto 'innervosire' il pentito Ziello, perché, secondo la sua ottica non sarebbe stata creduta, diciamo così, ritenendosi offeso, la propria testimonianza. Ma alla base della decisione del pubblico ministero c'è un fattore tecnico: l'unicità della 'chiamata' del collaboratore, a carico di Pagano e Garofalo, priva di altri riscontri.

Per l’omicidio di Sammaro, invece, sono stati invocati 25 anni di reclusione proprio per il pentito Gaetano Ziello.

Stamattina, dinanzi al giudice Campanaro, del Tribunale di S.Maria, il pm ha terminato la requisitoria chiedendo 3 anni e 2 mesi di carcere per un altro imputato, Piccolo.

Concluse, oggi, anche le discussioni del collegio difensivo, composto dai legali Rosario Avenia, Mirella Baldascino e Sebastianelli, con gli interventi degli avvocati Domenico Della Gatta e Paolo Caterino.

A fine maggio, a conclusione del rito abbreviato, sarà emesso il verdetto per gli imputati.

Giuseppe Tallino