Melodie cromatiche: la pittura di Paolo Salvati alla Camera dei deputati
ROMA- 34 opere di Paolo Salvati per una mostra antologica senza precedenti nel cuore della Capitale visitabile gratuitamente fino al 15 dicembre. L’apertura ha riscosso la partecipazione di numerosi collezionisti, artisti, accademici e istituzioni da tutto il mondo. L’esclusivo progetto presso la Sala del Cenacolo e la Sacrestia del Complesso di Vicolo Valdina - Camera dei deputati (Piazza Campo Marzio 42) ha visto l’intervento di: Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura della Camera dei deputati; Cesare Sarzini, professore e membro del Comitato Scientifico Archivio Paolo Salvati; Alberto Moioli, professore e direttore editoriale Enciclopedia d'Arte Italiani Catalogo Generale Artisti dal Novecento ad oggi; Andrea Salvati, curatore della mostra e Presidente Archivio Paolo Salvati. Tra i tanti lo storico dell’Arte Professor Claudio Strinati che ha apprezzato l’idea espositiva in un luogo senza tempo “Melodie Cromatiche”, mostra antologica delle opere di Paolo Salvati che tra quelli della sua generazione è rimasto fedele alla figurazione, pone al centro della sua ricerca artistica il colore, con cui ha realizzato lirici paesaggi visionari. Salvati diversamente da molti della stessa generazione ha sempre asserito il valore della pittura pura. Nella concezione dell’arte di Salvati s’avverte l’idealismo di Croce: il pittore rimane sempre convinto della necessità di dover dare sfogo alla propria fantasia e risoluto nell’affidarsi primariamente all’immaginazione per esprimere la propria voce interna; ciò a tal punto che, anche, nelle occasioni nelle quali lui si trova a dipingere sollecitato dal motivo, dall’oggetto, la sensazione interiore è talmente prepotente da determinare costruzione e visione della forma finale. L’artista in sintonia con la natura l’avverte in sé e agendo come essa realizza visionari paesaggi, semplici e profondi, intuiti con il terzo occhio. Dunque Salvati elabora e dipinge una trama sentimentale di ricordi, lasciandosi trasportare dall’opera stessa. SALVATI PITTORE SENZA TEMPO, RIVIVE TRA I COLLEZIONISTI Scomparso nel 2014, vive con le sue opere nelle collezioni private tra Roma, Milano, all’estero in Francia e nel Principato di Monaco. https://www.monacoecoart.com/post/save-the-date-19th-january-h%C3%B4tel-des-ventes-in-monte-carlo-boosts-monaco-liver-disorder Numerosi sono i rinvenimenti delle opere eseguite dall'artista italiano del 900, che confermano la sua eccezionale e ricercata qualità espressiva di matrice poetica. Conosciuto come uno dei principali artisti figurativi della pittura poetica ed espressiva dal forte impatto cromatico come metafora di espressione interiore dell’individuo che affronta tematiche di carattere psicologico. Il critico d'arte Cesare Sarzini scrive che Salvati dipinge l’immagine come il portato di una trama sentimentale, legata a ricordi, a condizioni emotive, momentanei stati d’animo sempre relazionati al mondo naturale a cui l’artista si sente intimamente legato. L’artista è in sintonia con la natura e agendo come essa formalizza paesaggi intuiti attraverso il suo terzo occhio sicché si tratta di un’arte visionaria che in parte debitrice della lezione impressionista ne rifiuta però la percezione ottica. Tra le tante opere recuperate di recente, pubblichiamo su autorizzazione dell’archivio dedicato all’artista il dipinto Marina, sogno, del 1994, olio su tela 30 x40 cm, proveniente da una collezione privata italiana. (Associa Link da instagram) https://www.instagram.com/p/CtYvGD3sxX1/ paolosalvatiofficial https://www.instagram.com/paolosalvatiofficial/ Sui lavori di Paolo Salvati è stato pubblicato in questi i giorni il libro “The Blue Stone series of paintings by Paolo Salvati, Ut pictura poesis” versione in inglese di “I dipinti raffiguranti la Pietra blu di Paolo Salvati. Ut pictura poesis” scritto dalla storica dell’arte Michela Ramadori nel 2021, edito da Editions of Italian Modern and Contemporary Art Archives. https://iris.uniroma3.it/handle/11590/405063 In questo volume viene analizzata e contestualizzata la serie di dipinti Pietra blu di Paolo Salvati (1939-2014), realizzati tra il 1973 e il 2008. La nascita del soggetto pittorico è collocata nel periodo che segue il Sessantotto, quando la psicoanalisi si trova al centro di una vasta trasformazione storica. L’atteggiamento ravvisato in Paolo Salvati attraverso la serie di opere Pietra blu è ricondotto alle tendenze dell’arco cronologico in cui vengono realizzate. Nel volume è individuato, nei suoi dipinti Pietra blu, il contributo dell’insegnamento fauves e, in generale, dell’Espressionismo, nonché la rappresentazione della realtà come espressione o emanazione interiore, nell’ambito dell’evoluzione sul tema compiuta dal Romanticismo e dall’Espressionismo fino alla contemporaneità. È analizzata la fortuna critica della serie, in rapporto al periodo storico in cui sono stati redatti i testi e alle finalità per cui sono stati realizzati. L’artista, con i suoi dipinti, caratterizzati da un messaggio dal valore universale, è collocato all’interno del dibattito dell’epoca sulla funzione dell’arte e sul rapporto tra pittura e poesia. Chiunque possegga un’opera di Paolo Salvati può richiederne un parere di autentica per la catalogazione e la pubblicazione sul Catalogo Generale Ragionato delle opere di Paolo Salvati, un’operazione propedeutica oltre alla certificazione sull'originalità dell'opera, anche allo studio sulla alla prima mostra antologica in corso di preparazione, per informazioni, contattare: eredisalvati@paolosalvati.it The Blue Stone series of paintings by Paolo Salvati. Ut pictura poesis Michela Ramadori ISBN 978-88-946055-2-5 Editions of Italian Modern and Contemporary Art Archives Copyright@ 2023
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