L’artista Cristoforo Russo va ‘Diritto al colore’

Comunicato Stampa

Roma-dal 1 dicembre, si potranno ammirare gratuitamente le opere del pittore Cristoforo Russo, al Freeda Bistrot nel quartiere Prati e nel pieno rispetto delle regole di distanziamento.   Una personale che prosegue nel solco dell’iniziativa “Diritto al colore” dopo il successo di Piazza Farnese al caffè Perù. Proprio in questa difficile situazione, l’arte visiva si conferma una possibile stimolazione multisensoriale per tutti gli amanti di arte, vino e buon cibo a due passi da Piazza Cavour.

Le opere di Cristoforo Russo, sono un invito a godere del “Diritto ai Colori” inteso come necessità di fruire liberamente dell’arte visiva come bisogno primario, e esprimere gli stati d’animo senza mediazione puntando diritto alla tavolozza. Lo scrittore Antonio Laghezza dirà di lui: “le immagini concepite nel vortice delle memorie intimamente connesse alle impressioni ch'egli ricava dalle emozioni vissute, sofferte o amate, non costituiscono l'unico soggetto raffigurato, interpretato, ma suggeriscono insieme movimenti eterei ma pure plastici, dinamici. Sulla tela si vive l'ossimoro della fusione fra guizzo e fissità, tramestio e quiete: tra realtà e fantasia”. Per l’occasione potrete ammirare 14 opere della serie in omaggio al maestro Vespignani “Manhattan transfer” e “Covid-19”, nel locale dedicato alla pittrice messicana sul lato destro del Tevere.

Il Freeda Bistrot nasce nel 2018 dall’entusiasmo di Irene Bettini, giovane e tenace ragazza romana. "Frida Kahlo, alla quale si appassiona e a tratti si rispecchia per lo spirito combattivo, indipendente e rivoluzionario è l'anima del posto." scrive di lei Paola Aleandri. Uno dei due piani del locale è generosamente messo a disposizione dei numerosi appassionati d'arte: pittori, fotografi, musicisti, attori, trovano residenza per mostrare il loro operato. L'obiettivo è regalare un esperienza multisensoriale attraverso arte, musica e cibo. Trascorrere una serata tra socialità e cultura in un atmosfera pervasa di creatività resta sempre un momento da raccontare, immaginando l'atmosfera dei Caffè letterari che furono.