“Violenza e fascismo nel napoletano – Il caso di Castellammare di Stabia: Piazza Spartaco (1921 – 2021)”. …anche un omaggio al Maresciallo Clemente Carlino
“Violenza e fascismo nel napoletano – Il caso di Castellammare di Stabia: Piazza Spartaco (1921 – 2021)”. …anche un omaggio al Maresciallo Clemente Carlino
Pubblicato nello scorso mese di ottobre, dalla Francesco D’Amato Editore, il libro di Antonio Ferrara (scrittore, illustratore e giornalista) “Violenza e fascismo nel napoletano – Il caso di Castellammare di Stabia: Piazza Spartaco (1921 – 2021)”.
Il testo racconta il manifestarsi della violenza delle squadre fasciste scaturita dalla vittoria elettorale dei socialisti, in alcune città dell’hinterland napoletano, violenze che furono da apripista all’istaurazione del regime fascista in Italia grazie all’ausilio dei fasci di combattimento voluti dal futuro duce fin dal 1919. I fatti narrati, riletti oramai a poco più di cento anni di distanza grazie allo studio di documentazione inedita, aiutano a comprendere bene la concezione che i fascisti avevano dello Stato che dai fatti narrati a poco tempo dopo avrebbe invaso le istituzioni distruggendo le fondamenta dello Stato liberale che era entrato in crisi a causa della frammentazione delle forze politiche di massa. Nella cittadina napoletana, come accadde in altre realtà della penisola, Bologna, Ferrara o in Puglia, il blocco di potere costituito da ceti borghesi, studenti, proprietari terrieri, rovesciò la giovane amministrazione comunale socialista, provocando con un vile assalto tipico delle squadre fasciste la morte di sei persone.
Centrale risulta essere la figura del Maresciallo Maggiore dei Carabinieri Clemente Carlino in servizio a Castellammare di Stabia, posto in quei giorni a difesa del Municipio ed il giorno in cui fu assassinato dai fascisti sarebbe dovuto essere l’ultimo in servizio presso quella sede perché il giorno successivo avrebbe dovuto prendere servizio a Napoli.
Clemente Carlino nato a Grazzanise, nella frazione Brezza, da Benedetto, si era da poco sposato con Silvia Squillante nata a Sarno, località in cui il Carabiniere aveva prestato servizio; la donna è considerata la settima vittima della strage di Piazza Spartaco, in quanto dopo l’assassinio del marito tornò a vivere nel paese natale, ma non resse al dolore e fu internata nel manicomio di Nocera Inferiore dove morì per il dolore.
Il libro racconta con precisione, prendendo spunto anche da documenti inediti, i fatti avvenuti nel gennaio 1921 e le gesta del Carabiniere Carlino, la fase processuale che in primo grado, a causa delle “macchinazioni” fasciste vide condannati gli amministratori che il Carlino tentò di difendere, per poi far emergere la verità nei successivi gradi di giudizio.
Nel comune di Castellamare di Stabia ogni anno viene ricordato il sacrificio del Maresciallo Maggiore Clemente Carlino che difese le Istituzioni quando tanti iniziavano a guardare al regime che di lì a poco sarebbe stato istaurato.
redazione tribuna24
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