Maddalena Della Valle ospite del Circolo Polivalente per Anziani e Pensionati
Tra le iniziative proposte dal Circolo Polivalente di Grazzanise, la presentazione del libro 'La casa della Domenica' edito da Lastarìa, presente dal 4 all'8 Dicembre alla Fiera Nazionale della piccola e media Editoria, di Maddalena Della Valle cui è stato assegnato, nei giorni scorsi, il Premio per le Eccellenze di Terra di Lavoro 'La Tortuga'.
L'evento ha offerto lo spunto per un convegno sulla famiglia, il nucleo da cui la storia raccontata da Maddalena Della Valle ha origine. Una storia dolorosa che racconta la solitudine della piccola Mila che si protegge leggendo, vivendo con la fantasia le storie scritte nei libri, rendendosi conto, come spettatrice, del dolore che la circonda. Una storia tra le storie che riempiono i suoi giorni di ansie e timore. Mila, vittima e testimone delle conseguenze della separazione dei genitori, un atto impensabile negli anni '50, tanto più se a chiederlo era la donna.
La famiglia al centro del libro e del convegno promosso dal Circolo il cui Presidente, Raffaele Raimondo, ha introdotto l'argomento e gli ospiti. Dalla famiglia come istituzione ereditata da secoli di storia, al suo cambiamento quasi radicale che si registra in questo periodo storico. Una serata in cui il Vice Sindaco, Gabriella Parente, ha portato in dono all'autrice una bambola che rievoca l'infanzia dell'autrice e ha ringraziato Della Valle per averle offerto l'occasione, leggendo il libro, di tornare indietro coi ricordi, fino alla casa dei nonni: porto sicuro per tanti, luogo di accoglienza e di calore.
Il Consigliere Fabio Petrella, delegato alla Cultura, ha messo sul tavolo una riflessione sullo stato attuale della famiglia facendo riferimento ai dati relativi al numero delle unioni e delle separazioni degli ultimi anni. Rilevando il ruolo importante della famiglia all'interno di qualunque società, il consigliere ha evidenziato come, e quanto, la tecnologia possa influire sulla famiglia. Oggi tutto è tecnologico, tutto è atteso in tempi brevi e veloci: un modo di porsi nettamente in contrasto con le esigenze della famiglia dove tutto dovrebbe essere confronto e invece si riscontra la non volontà di affrontare discussioni. Da non sottovalutare, per il dott. Petrella, che le richieste di separazione partono sempre più proprio dalle donne.
Tecnico, da esperto del settore, l'intervento della dott.ssa Orsolina Petrella, presidente della Consulta per le Famiglie, con una pregressa esperienza lavorativa come dirigente in una casa famiglia e un percorso di studi che riguardano il settore. La dott.ssa Petrella, che spera in una collaborazione tra la Consulta e territorio, ha puntato molto sulla necessità di una politica che metta al centro la famiglia, il cui concetto è, in questo periodo, duramente messo alla prova dalla chiusura per la pandemia.Una 'reclusione' da cui alcune coppie sono uscite rafforzate, per altre, invece, si sono aperti scenari di violenze e aggressioni domestiche. Deve rimanere chiaro, però, il ruolo primario e fondamentale della famiglia intesa come prima 'agenzia' educativa il cui fine è che i figli acquisiscano uno schema di valori e modi di essere che ciascuno si porta dietro durante la propria esistenza. La famiglia, però, non può lavorare da sola, si deve rapportare con la scuola, con le associazioni. E' nella famiglia che il bambino mette insieme i tasselli per costruire quella che sarà la sua personalità. A questa 'costruzione' tutti sono chiamati a dare il proprio contributo, soprattutto i nonni che oltre ad avere il compito di 'difesa' nei confronti dei nipoti, sono determinanti nell'assicurare quella sorta di continuità quando i genitori dei bambini sono assenti per lavoro o impegni diversi. Focalizza la sua relazione su due concetti: "i figli non devono farci felici, ma devono essere felici"; "non esistono genitori perfetti", si deve cercare di essere bravi genitori mettendo impegno, amore e dialogo alla base della formazione dei figli, accettando i loro limiti ed inclinazioni. La famiglia, davanti ad una separazione, dovrebbe essere vista come "un'isola che deve essere solo lambita dal mare del diritto", dove i problemi dovrebbero essere gestiti con autonomia al suo interno e una separazione non dovrebbe coincidere con la perdita della persona. Bisogna tenere ben a mente che anche un solo gesto, una sola parola offerti durante la delicata fase dell'infanzia, possono diventare macigno o medicina. In questo senso, dunque,la famiglia è cellula fondativa prima del singolo e di conseguenza della società
A concludere gli interventi il giornalista Giuseppe Pasqualino, che ha confrontato l’idea di famiglia nei decenni e i consequenziali cambiamenti dei rapporti nella famiglia e tra genitori e figli. Proprio questi ultimi sono spesso motivo di disarmonia nella coppia attuale dove in alcuni casi sono attesi in modo ossessivo, in altri, per contro, sono rifiutati al punto da non disdegnare la soluzione estrema. Spesso, evidenzia il giornalista, quello che dovrebbe essere il legame della coppia, ovvero la ricerca del bene per l’altro, è annientato dalla ricerca del piacere fine a sé stesso.
E’ la stessa autrice a dipanare alcuni concetti, sottolineando la volontà della piccola Mila di rendersi invisibile agli altri per poter vivere una vita dove non ci fosse l’accanimento per ottenerne l’affidamento e reclama, a nome di tutti i bambini, quel diritto all’amore negatole dalla situazione vissuta durante l’infanzia. Lei, che ha cercato il senso della famiglia guardando da lontano quelle altrui, mette in guardia le coppie perché non ci si può contendere un figlio e costringerlo a scegliere con chi stare, perché le parole non dette feriscono più delle violenze fisiche disorientando i bambini che vivranno anni di delusione e rabbia.
Il suo libro è il racconto di Mila, la bambina che ha vissuto le vite delle storie lette e si è cibata delle parole scritte da altri, parole che le hanno regalato tante vite diverse dalla sua. Un inno alla lettura, la conclusione del suo intervento, perché i libri hanno tante anime: di chi li ha scritti, di chi li ha letti e riletti e le anime di chi li sfiora solamente. Le parole, per Della Valle, hanno un suono, una magia che porta una nuova vita: sono le luci che illuminano il cammino di chi incontrano.
redazione tribuna24
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