Don Sergio Clemente sostituito da don Antonio Guarino

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(gp) Era settembre di 5 anni fa quando don Sergio Clemente venne nominato, con un decreto a firma di mons. Bruno Schettino, amministratore parrocchiale della parrocchia San Martino Vescovo a Brezza, frazione di Grazzanise.  Don Sergio Clemente, 48 anni, ex ufficiale dell’Aeronautica Militare, è noto alle comunità di Capua, Marcianise e Macerata dove è stato viceparroco prima di giungere a Brezza dove il suo impegno lo vede attivo tra i giovani che in effetti hanno risposto positivamente alle sue sollecitazioni, tanto da riformare la schola cantorum della parrocchia e dare vita ad un buon gruppo di catechisti. Il suo impegno in parrocchia è evidente anche attraverso la riorganizzazione di alcune strutture come il saloncino ed i campetti sportivi realizzati annessi alla parrocchia.

Le voci insistenti secondo cui don Sergio era stato rimosso dall’incarico ieri hanno fatto il giro dell’intero territorio comunale dove era noto perché presente e disponibile per le varie funzioni religiose. Solo voci, fino ad ieri, che lasciavano molti nel dubbio, ma che dopo la nota diramata dalla curia, sollevano tanti interrogativi sebbene resti l’incredulità da parte di tanti che lo hanno conosciuto.

Nel Comunicato Stampa dell’Arcidiocesi di Capua, datato Capua 23 ottobre 2017, si legge quanto segue:

“Con provvedimento dell’Ordinario Diocesano e a far data dal 16 ottobre 2017, don Sergio Clemente, Amministratore Parrocchiale della Parrocchia di San Martino in Brezza (frazione di Grazzanise - CE) è stato rimosso dall’incarico e sostituito nelle funzioni pastorali dal Vicario Foraneo don Antonio Guarino, della comunità dei Padri Comboniani di Castel Volturno. Detto provvedimento si è reso necessario in conseguenza di un colloquio dell’Arcivescovo con il diretto interessato circa alcune accuse riguardanti somme di denaro non restituite. Don Sergio è stato inviato in una comunità religiosa specializzata nell’accompagnamento e recupero di sacerdoti in difficoltà. La Chiesa di Capua, profondamente rattristata, non fa mancare la propria vicinanza alla Comunità Parrocchiale mostrandosi attenta e disponibile all’ascolto”.