Mario Izzo si oppone all’abbattimento di un albero ‘secolare’

(gp) Ha suscitato una certa eco la notizia del probabile, prossimo abbattimento di una quercia situata in una zona periferica adiacente il centro abitato. In tanti si sono preoccupati per l’albero che si trova in quel posto fin da quando i più anziani riescono ricordare. Si è innescato un dibattito critico sulla decisione di abbattere la quercia in questione proprio perché, secondo alcuni, secolare.

Portavoce e primo oppositore a tale decisione è Mario Izzo che si fa promotore di una provocazione che, conoscendolo, non avrà timore di mettere in atto. Mario, oltre a sensibilizzare amici e conoscenti in questi giorni, ha dichiarato di essere pronto ad incatenarsi alla quercia se si dovesse dare seguito a quanto appreso nei giorni scorsi.

L’albero si trova in via Marconi, nei pressi dei ‘Campetti Santa Massimiliana’ ed il terreno in cui si trova pare sia stato venduto da poco; il nuovo proprietario pare abbia intenzione di abbattere il ‘patrimonio ambientale’ per usufruire dello spazio che si ricaverebbe una volta ‘liberato’, ma Mario è pronto a farsi avanti al primo rumore delle motoseghe.

Accanto a Mario si schiera il figlio, Tiziano, che pone due domande alla collettività: “La domanda prima è: Quale iter di legge si segue per questi casi? È così facile come dicono? La seconda domanda è ancora più pungente: Vale la pena in una terra detta dei fuochi abbattere un monumento del creato immagine di salute e simbolo di resistenza di una bellezza in pericolo? In una terra dove si muore di tumori e altro schifo che non conosciamo vale la pena abbattere un vecchio ministro dell'ossigeno e della bellezza locale?”