Rami d’ulivo ai cimiteri per la Domenica delle Palme

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(gp) Per certe attenzioni non occorrono ‘ordini di servizio’ né suggerimenti altrui, la sensibilità per chi lavora in posti come i cimiteri, deriva dal rispetto del luogo e  del senso della vita. Rispettare i defunti, per chi occupa il posto di custode cimiteriale, vuol dire rispettare il dolore dei familiari che vi si recano e mantenere il decoro del luogo, al di là delle mansioni e dei compiti previsti dai contratti.

E’ in tale prospettiva che si contraddistinguono Giovanni Vitolo ed Agostino Papa, custodi dei cimiteri di Grazzanise e Santa Maria la Fossa. Due cimiteri in uno, una sola struttura divisa territorialmente per ospitare i defunti dei due Comuni viciniori. Una vicinanza rafforzata dal senso di collaborazione dei due custodi che, come ogni anno, non lasciano passare in sordina le festività religiose solenni. Così come è stato a Natale con le stelle di Natale, oggi  i corridoi dei cimiteri sono addobbati da palme che, partendo dai cancelli d’ingresso, accompagnano i visitatori fino in fondo ai viali.

Una simbologia che manifesta sentimenti non solo di fede ma anche di grande pietà cristiana perché tutti i defunti possano essere raggiunti dal ramoscello di palma, anche chi ha parenti lontani che non possono fisicamente recarsi al cimitero per posare il ramoscello sulla tomba dei propri cari. Allora intervengono Giannino ed Agostino che, per tempo, si organizzano e si procurano il necessario perché il simbolo della Pasqua cristiana sia presente nei cimiteri consegnati alla loro custodia: puliti, attrezzati come meglio possono, pronti ad intervenire per segnalare la necessaria piccola manutenzione;  una cura che va al di là delle competenze, che denota la volontà di trasmettere il senso della vita e di rassicurare chi continua ad avere un legame indissolubile con i defunti affidati, in certo qual modo, alla loro attenzione.