Blocco ai camion pesanti sul Volturno: è un danno all’economia. La Provincia deve intervenire

Lavori al ponte volturno e Di Costanzo

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La prevenzione è importante, è segno di civiltà: impedire il transito di mezzi pesanti (superiori alle 19 tonnellate) sul ponte Unità d'Italia (che collega la provinciale sp333 con Brezza),  per certificati motivi di sicurezza (CLICCA QUI PER LEGGERE L’ARTICOLO), ad esempio, è un’azione comprensibile, doverosa.

Ogni gesto, però, seppur imposto per la salvaguardia della comunità, può determinare anche effetti negativi

Proprio il divieto di passaggio per gli autoarticolati sul Volturno, infatti, sta causando non pochi fastidi all’imprenditoria (agricola e non solo) che fa abitualmente uso di macchinari pesanti nei territori al di là del fiume.

A causa del blocco gli autisti dei camion (quando rispettano l’ impedimento) sono costretti a compiere percorsi più lunghi per raggiungere la loro  meta, incidendo sui costi e sul tempo di lavoro.

Revocare il divieto? Assolutamente no. Intervenire sulla struttura: questo è il provvedimento che la Provincia deve realizzare il prima possibile per ripristinare il normale transito sull'importante asse viario.

Gli ultimi lavori (non strutturali) eseguiti al ponte, riguardanti, diciamo così, l'arredo urbano (con dossi in cemento e luci), risalgono all'amministrazione Pietro Parente, prima dello scioglimento.

L'ente guidato da Di Costanzo, ora, deve fare il possibile per risolvere il disagio, ripristinando la naturale percorrenza del tratto, fondamentale per il settore agricolo.

G.T.