Caserta: “Benvenuti in casa Esposito” con Paolo Caiazzo al Parravano
Questo personaggio principale, sebben “sfigato e imbranato”, avverte forte la vocazione del delinquente, specialmente “perché è perseguitato dal ricordo del padre Gennaro, che prima di essere ucciso è stato un boss potente e riverito nel rione Sanità, a Napoli. Così Tonino, tra incubi e imbranataggini, resta coinvolto in una serie di tragicomiche disavventure che lo portano a scontrarsi con i familiari, con le spietate leggi della criminalità e con il capoclan Pietro De Luca detto ’o Tarramoto, che ha preso il posto del padre. E quando non ce la fa più, quando tutto e tutti si accaniscono contro di lui, va nell’antico Cimitero delle Fontanelle a conversare con un teschio che secondo la leggenda è appartenuto a un capitano spagnolo. Nel tentativo di riportarlo sulla strada dell’onestà, il teschio del capitano si trasforma in un fantasma e appare a Tonino ogni volta che lo vede in difficoltà.
Dalla comica “collaborazione” tra i due co-protagonisti della commedia nascono episodi esilaranti, che trovano il loro culmine nel periodo in cui Tonino, dopo aver messo nei guai ’o Tarramoto, assume la reggenza del clan e adotta un “programma di governo” che prevede, tra l’altro, comportamenti virtuosi ed ecocompatibili da parte dei camorristi che fanno parte della cosca. Intorno a Tonino, al capitano e a De Luca si muovono altri personaggi memorabili: Patrizia, moglie di Tonino, procace e autoritaria; i suoi genitori Gaetano e Assunta, che si strapazzano di continuo; Manuela, vedova del boss Gennaro, donna dai nobili sentimenti; Tina, figlia di Tonino e Patrizia, ragazza ribelle e contestatrice. Non manca, in casa Esposito, una presenza animalesca: Sansone, un’iguana del genere meditans, che fa da contrappunto a tutti i divertenti momenti della commedia”. Infatti, in essa abbondano diversi colpi di scena e gustosi battibecchi, ma pure subliminali incursioni di spessore morale: tutto ciò facendo il verso agli “aspetti più cafoni e ridicoli della criminalità” e così esaltando la sostanza prevalente nel romanzo di Imperatore che, alla sua uscita, seppe scalare “le classifiche grazie al passaparola e all’entusiasmo di migliaia lettori in tutta Italia e che è stato adottato da scuole, istituzioni pubbliche, associazioni antimafia, comitati civici, gruppi che si battono per la Legalità”.
In sintesi “Benvenuti in casa Esposito” è uno spettacolo da non perdere, giacché, sulla scia della grande tradizione comica partenopea, diverte e induce a schiacciare certi radicati “luoghi comuni” della peggiore napoletanità che finalmente è ormai tempo di abbandonare per sempre.
Info e prevendita al n. 0823.44.40.51.
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