Legarono con fascette di plastica due anziani per farsi consegnare 2 MILA EURO: due ventenni nei guai

Rapina

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In data odierna i Carabinieri della Stazione di Valle di Maddaloni, nell'ambito di un'attività  d'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione al decreto di fermo del PM, nei confronti di due soggetti originari di Maddaloni: Grazio Gagliardi, 22enne, e Michele Gagliardi, 25enne, ritenuti gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di rapina in abitazione (artt. 629 - 110 c.p.), lesioni personali (art. 582 c.p.) e porto abusivo di armi atte ad offendere (art. 4 L. 110/75).

I rei, introdottisi in piena notte del 9 gennaio all'interno di un villino ubicato nel comune di Valle di Maddaloni , armati di giravite e punteruolo, svegliarono due coniugi ultrasessantacinquenni e li legarono con delle fascette in plastica al letto, costringendoli, previa minaccia di morte, a farsi consegnare la somma in denaro di 2000 euro e numerosi gioielli di cospicuo valore.

Durante le fasi della violenta azione delittuosa veniva immobilizzata anche la figlia che, intanto, era rientrata a casa, e, ferito all'addome e alla testa il padre che aveva tentato invano di reagire (giudicato guaribile in 7 giorni).

Le immediate investigazioni condotte dai Carabinieri sono state espletate mediante l'accurata e dettagliata formalizzazione della denuncia, l'escussione di numerosi vicini svegliati dai rumori, gli accertamenti sull'autovettura utilizzata, nonché attraverso il fondamentale riconoscimento fotografico da parte delle vittime degli autori del cruento delitto. Nell'ambito delle indagini, altro elemento determinante è rappresentato dalla circostanza che, nella stessa notte, personale del Commissariato di Ps di Maddaloni aveva controllato  due dei tre malfattori, dei quali uno, a seguito di perquisizione personale, era stato  trovato in possesso di un orologio in oro, successivamente accertato essere di proprietà della famiglia rapinata.

Espletate le formalità di rito, i fermati, tutti con a carico gravi pregiudizi penali, venivano associati presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere