CASO AGNENA. Gravante è cauto: “Non abbassiamo la guardia. Chiedo vera collaborazione agli altri comuni”
“ Al comune, - ha raccontato il primo cittadino, - la prima nota che attestava questa urgenza giunse il 6 luglio scorso. Subito, io stesso, insieme a due agenti della polizia municipale, a Malena ed al maresciallo Spirito ci recammo sul posto per verificare”
Gravante ha spiegato, successivamente, nello specifico, i passi investigativi che hanno portato a ritenere che il maleodre, prodotto dall’Angena, dovesse essere ricollegato a fattori di inquinamento temporanei, transitori e soprattutto che la fonte del disagio andava ricercate a monte.
“Siamo stati sempre vicini alla popolazione, - ha commentato il sindaco. - Ero con loro quando hanno chiamato l’ambulanza dopo essersi sentiti male per quel tanfo. Ho percorso a piedi quel canale per accertarmi della presenza di possibili scarichi da ritenere causa dell’inquinamento. Per sensibilizzare gli altri comuni ho indetto prima una conferenza dei servizi, che la Prefettura scelse di portare all’attenzione della giunta regionale, e poi una conferenza dei sindaci dei municipi attraversati dall’Agnena. In quell’occasione si presentarono solo i comuni ad est.”
“Grande merito, - ha aggiunto Gravante, - come già ho dichiarato più volte, va ai carabinieri di Grazzanise, diretti dal comandante De Santis, che, con spirito di abnegazione, si sono inoltrati in un territorio non di loro competenza, lavorando in orari insoliti, in condizioni climatiche difficili, per risolvere un’emergenza che riguardava il nostro comune ma anche altre zone.”
Un problema, grosso, fastidioso, pericoloso, quindi, è stato risolto, ma il primo cittadino mazzonaro nella parte finale della conferenza si è mostrato cauto: “La questione Agnena non può finire qua. Occorre sinergia con le altre forze. C’è da affrontare, - ha concluso Gravante, - la problematica dell’incuria e soprattutto serve attivarsi per verificare la regolarità di tutti gli scarichi. Insomma, urge lavorare per offrire una nuova vivibilità a quel canale”.
Red.Cro.
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