Torna il ‘Rosario delle cento croci e delle cento Ave Maria’
Una grande partecipazione alla serata del 10 agosto dedicata alle 'Stelle di Grazzanise', i giovani prematuramente scomparsi.
Un appuntamento che si rinnova ogni anno grazie allo zelo di Tiziano Izzo copromotore del 'Gruppo del Ricordo' che insieme ad altri amici ebbe il l'idea di ricordare ogni anno tutti i giovani di Grazzanise deceduti.
Grazie al loro impegno fu realizzato un Monumento dedicato ai giovani concittadini; una struttura tenuta pulita e addobbata dalle famiglie in cui il vuoto dell'assenza di un figlio non potrà mai essere colmata.
Un'edizione, quella di quest'anno, che ha registrato la presenza della Corale della Parrocchia San Martino ella frazione Brezza, che ha ne curato i canti e un folto gruppo di persone di Santa Maria La Fossa che hanno voluto condividere il momento di preghiera curato in modo ineccepibile dai Ministranti della Parrocchia san Giovanni Battista.
Il prof. Izzo negli ultimi tempi si è fatto promotore anche di altre iniziative, quali la venuta dei cantori nel periodo di Natale che sostano davanti ai luoghi sacri e davanti ai negozi e alle abitazioni di quanti ne fanno richiesta, e la recita del Rosario delle cento croci e delle cento Ave Maria.
In pochi anni la recita di questo particolare rosario ha trovato nel cuore storico di Grazzanise il punto di aggregazione e una sempre crescente partecipazione, anche grazie alla presenza dei cantori che vi prendono parte.
L'appuntamento per Le cento Croci e cento Ave Maria è per stasera alle ore 22.00 e la spiegazione del tradizionale, particolare rosario si deve allo stesso Izzo
"15 Agosto. Esorcismo dialettale dell'Assunta.
Ogni anno a Grazzanise e nei paesi vicini in Chiesa o nelle case, nei cortili, in campagna o al cimitero davanti a degli altarini con immagini della Madonna si pregava questa caratteristica preghiera contro il Maligno:
Fauze nemmic \dimmonio vattenne accà, cull'anima mia nun ce tiene a che fà, oggi è jurnata da Vergine Maria e me faccio ciente croce + e cient Ave Maria
Era una sorta di Rosario popolare. L'usanza di ripetere le Ave Maria era per chi non conosceva o poteva leggere i Salmi. Essa prende origine dall'esicasmo una antichissima tecnica di preghiera che la teologia e la psicologia dicono essere utile a donare sicurezza, liberazione e serenità. Ripetere qualcosa è avvicinarla, assimilarla, lo fanno gli innamorati ripetendo il nome dell'amata/o e i bambini chiamando continuamente: Mamma', Oi Ma'.
Buone Ferie di Augusto: ferragosto. Buona Pasqua Assunzione, la Pasqua dell'Estate. AUGURI!
(In foto la Madonnina di via Volturno dove avrà luogo questo Rosario)".
r.t.24
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