L’INCHIESTA SUL CUB. La Procura: “Posti di lavoro in cambio del voto”. TUTTI I NOMI
Anche Viglilanza & Sicurezza, infatti, compare nell’avviso di conclusione indagine destinato agli ormai noti 108 indagati per le vicende del Cub, una società, sostiene il pm Cantiello, costituita “al fine di creare una compagine sociale apparentemente estranea ai legali rappresentanti del Cub con il solo scopo di appropriarsi di risorse del citato ente”.
In relazione a tale vicende sono indagati per peculato e falso ideologico Enrico Parente, “quale legale rappresentante del Consorzio”, Antonio Scialdone, “nella duplice veste di Direttore Generale del Cub, nonché beneficiario per essere la società in parte riconducibile alla moglie (o compagna)”, Michela Pontillo e Alessio Pannone.
I 4, scrive la Procura, “utilizzavano l’artificio di attestare falsamente l’urgenza quale presupposto per affidare direttamente i lavori e […] per frazionare illecitamente gli incarichi affidandoli con atti seprati allo scopo di eludere le norme sull’evidenza pubblica”.
Vigilanza & Sicurezza è stata costituita il 29 aprile del 2009 ed appena 3 mesi dopo fu incaricata di sorvegliare con 9 guardie il Deposito Cantiere di Clavi Risorta e con altre 2 la sede amministrativa dell’ex Ce4 a Cancello ed Arnone. Nel novembre dello stesso anno la Procura ha registrato “l’ulteriore affidamento” alla stessa impresa “di vigilanza non armata anche di tutta l’area inerente al deposito cantiere di Piedimonte Matese, nonché un incremento di 3 guardie presso il cantiere di Calvi”
Veniamo alle cifre. Il valore reale del contratto, affermano gli inquirenti, era pari a 604 mila 800 euro. “Successivamente la Vigilanza & Sicurezza Srl emetteva nell’anno 2009 fatture per 358 mila 044 euro, mediante somme del Cub prelevate dal rapporto bancario del Cub presso la Banca Popolare di Bari […] somme provenienti dai trasferimenti mensili di risorese pubbliche pari a 2,5 milioni di euro […] disposti con ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri allo scopo di assicurare l’erogazione del trattamento economico spettante ai dipendenti.”
Ai 4 già citati indagati va aggiunto, in riferimento ad una vicenda nella quale è comunque presente Vigilanza & Sicurezza, pure Salvatore Raimondo (rispondono di corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio ndr) “quale assessore di Grazzanise” perché, scrive la Cantiello “ottenevano l’assunzione di vari giovani, proprio presso la Srl di Pannone e Pontillo, e “in cambio, - prosegue il pubblico ministero, - della promessa della utilità del voto per Michele Pontillo, candidata al consiglio regionale nella primavera del 2010 e di Pietro parente a candidato sindaco di Grazzansie, promettevano l’utilità dell’assunzione a Marco Parente, Anna Conte, Francesco Di Guida, Paolo Bosco, Marco Alfieri, Pia Sciaudone, Mario Tessitore, Nicola Vitolo, Giovanni Berti e Salvatore Cepparulo (che ugualmente risultano indagati dalla Procura di S.Maria ndr)".
Giuseppe Tallino
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