La panchina che non c’è più
Non si è trattato di un atto vandalico, la rimozione della panchina situata su via Battisti. Non era malridotta, non dava problemi ai commercianti i cui negozi erano situati intorno a essa.
La domanda che rimane a chi ha rilevato la sua assenza è quali possano essere state le motivazioni che hanno indotto alla rimozione di quella panchina che non poteva essere nemmeno considerata luogo di aggregazione per persone chiassose che potessero dare fastidio alla quiete pubblica.
Forse sarà stata sistemata altrove, ma di certo al suo posto resterà un vuoto che ne farà rimpiangere la presenza: situata davanti a un angolo di verde ben curato, tanto da sembrare una piccola villetta nel centro del paese, su un marciapiede largo e accogliente, dove con piacere ci si soffermava a riposare e godere della frescura nelle serate estive.
Si pubblica la seguente riflessione per dare voce alle reazioni scaturite a seguito della sua rimozione e per tentare di trasmettere a chi legge cosa abbia rappresentato, non molto tempo fa, il suo posizionamento:
"Una panchina.
Una panchina è un "luogo di sosta" dove puoi sederti, riposare, rilassarti, leggere un libro, scrivere, disegnare, dipingere, telefonare, intrattenerti con un amico, osservare il paesaggio, incontrare persone, ascoltare musica, storie di anziani del paese.
Una panchina non è solo una panchina: è tanto altro.
Una panchina su un marciapiede non può dare fastidio anche perché è segno di civiltà, decoro urbano, urbanizzazione.
Essa custodisce silenziose migliaia di storie, ricordi, promesse, attese, addii, riflessioni.
A chi ha potuto dar fastidio una panchina?
Sicuramente a qualcuno che non ha nulla a che vedere con umanità, incontro, dialogo e poesia.
A chi potrà interessare una panchina?
Sicuramente a nessuno, come a nessuno interesseranno queste considerazioni.'
Considerazioni che forse non interessano a nessuno, ma che non lasciano indifferenti le persone che le condividono e che percepiscono il senso di decoro e di civiltà affidato alle piccole cose.
redazione tribuna24
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