Canalette irrigue abbandonate e fatiscenti dalla Base Nato a Selvalunga

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Grazzanise, inviata a vari enti una richiesta di rimozione canalette irrigue giacenti e verifica pericolosità costituita dalla presenza di amianto.
A seguito dei continui incendi che hanno interessato diverse zone del territorio, in particolare si attenzionava tutta la SP 147 Base Nato.
In data 25 agosto c.a. alcuni volontari D.E.A e O.C.C Grazzanise effettuavano una ricognizione ambientale per verificare i danni provocati dai continui roghi. Giunti sul posto, più precisamente dall'inizio della SP 147 BAse Nato fino in loc. Selvalunga e lungo un consistente tratto della SP 217 che costeggia l'aeroporto Militare, tra i resti delle combustioni si riscontrava una massiccia presenza di rifiuti costituiti da una fatiscente rete di canalette irrigue, in passato erano utilizzate per la distribuzione di acqua, fondamentale risorsa per lo sviluppo dell attività agricola. Oggi sono presenti km e km di resti che rappresentano un panorama squallido e pericoloso poiché questi materiali ivi presenti risalgono agli anni 60/70 e in gran parte, in quell'epoca, erano costruite con cemento amianto. Poiché questi materiali hanno assunto la definizione di rifiuto quantificabile in centinaia di metri cubi, abbiamo richiesto la messa in sicurezza e di verificarne anche la loro pericolosità per poi rimuoverle.
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Negli anni il modo di far giungere l'acqua ai terreni è cambiato, ma le canalette sono rimaste e con il tempo l'incuria e gli agenti atmosferici le hanno ridotte a resti di manufatti che oltre a intralciare i lavori nei campi, rappresentano un pericolo per la salvaguardia dell'ambiente e della salute di quanti lavorano i campi in cui ancora sono presenti.
Con l'ammodernamento del trasporto delle acque irrigue, sarebbe stato opportuno rimuovere le canalette dopo la loro dismissione invece di lasciarle abbandonate lì dove prima erano state tanto preziose per le attività agricole.
I volontari delle menzionate Associazioni, da sempre attenti al territorio, non hanno chiuso gli occhi dinanzi alla presenza dei resti ritrovati, segnalandone la presenza alle autorità competenti che si spera intervengano mettendo in sicurezza i siti con la rimozione di quanto ancora giace sui terreni che in passato hanno contribuito a rendere fertili.
CS