Pd e Comitato 3 luglio si sfilano dal Patto Civico proprio quando c’era da ‘quagliare’

La nota, scritta da Comitato  Civico 3 luglio e Pd, che leggerete in calce al nostro breve articolo, chiarisce il perché della inaspettata decisione, presa da queste due componenti, basata essenzialmente sulla volontà di sfilarsi dal 'Patto', proprio quando si stava per giungere al punto di 'quagliare'.

Il gruppo guidato da Maurizio Villani, nel corso dell’ultima riunione di quello che impropriamente definiamo ‘blocco anti-Antropoli’, prima della costituzione del tavolo politico, che avrebbe dovuto scegliere il candidato primo cittadino, ha avanzato dei paletti chiari:  il candidato sindaco non deve aver ricoperto alcun tipo di carica politica in maggioranza durante le ultime due consigliature e non deve aver avuto alcun tipo d’incarico professionale dalla maggioranza che ha amministrato la città. A questo va aggiunto il requisito di non aver avuto funzioni in partecipate del Comune.

A tale richiesta si è accodato anche il Partito Democratico: entrambi i gruppi hanno preferito sfilarsi dal ‘Patto’. Un’analisi non bonaria potrebbe portare ad una conclusione politicamente semplice: quelle condizioni servivano per rendere non presentabili competitor pericolosi, o semplicemente non voluti dai due schieramenti?

Ciò che sembra aver innescato la sorpresa nelle altre componenti del Patto sono state le modalità comunicative dei paletti: insomma, principi possono esser pur considerati giusti, ma affermati con tempi e atteggiamenti ritenuti sbagliati.

L’altra anima di centro sinistra, Sel, rappresentata da Gianluca Di Agresti, che è rimasta, invece, nel gruppo, ha comunque precisato la volontà di riprendere il discorso con le loro vicine di partito:  “Rimaniamo in questa formazione con una posizione e con una volontà di rappresentare la nostra area politica di appartenenza, ragion per cui continueremo a dialogare con il Pd ed il Comitato Capua 3 luglio per riportarli nel ‘Patto’ ”.

Giuseppe Tallino

Abbiamo preso parte ai lavori delle commissioni tematiche del “Patto Civico per Capua” con entusiasmo e portando il nostro contributo attivo e fattivo, come gli altri e talvolta più degli altri. In base a ciò e in coerenza con gli impegni progettuali e programmatici per il rilancio della città, riteniamo che il candidato Sindaco debba essere una figura forte e garante di tutti gli impegni presi, nel pieno rispetto della dignità e della trasparenza reciproche.

Per questo abbiamo proposto alle altre forze del Patto Civico, come condizione della nostra permanenza, alcuni punti da condividere e sottoscrivere. Che il candidato sindaco non debba aver ricoperto alcun tipo di carica politica in maggioranza durante le ultime due consigliature e non debba aver avuto alcun tipo d’incarico professionale dalla maggioranza che ha amministrato la città, né debba aver fatto parte, a vario titolo, di enti o partecipate del Comune. Tali precisazioni, a nostro parere, si rendono necessarie per continuare, celermente e senza impedimenti, il percorso iniziato su un piano di chiarezza e d’identità; oltre, naturalmente, a salvaguardare il candidato sindaco da ogni forma di strumentalizzazione e da ogni attacco che potrebbe arrivare se non ci fossero le condizioni che abbiamo proposto. I gruppi della costituenda coalizione non hanno ritenuto di sottoscrivere questi punti, pertanto come Partito Democratico e Comitato Civico Capua 3 luglio abbiamo deciso di uscire dal Patto Civico.

Avvieremo un nuovo percorso, insieme a tutti quelli che vogliono invertire decisamente la rotta rispetto alle politiche fallimentari degli ultimi dieci anni. Lo facciamo con la consapevolezza delle difficoltà che ci attendono, ma mossi dall’entusiasmo e dell’amore per la nostra Città. Cercando sempre di alzare il livello del confronto, della discussione e delle proposte.

Giuseppe Tallino