Periferia di Grazzanise: colture all’amianto

Grazzanise 4 marzo 5

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Comunicato Stampa

Via Eufemia, Grazzanise: numerosissimi M.C.A e altri rifiuti pericolosi illecitamente smaltiti

Nella giornata odierna, nel corso di un vedettaggio ambientale da parte dei volontari dell’associazione D.E.A., unitamente ai volontari NOA, effettuato in agro del territorio di Grazzanise (CE), segnatamente alla fine di via Eufemia, adiacente alcuni terreni, si accertava uno spazio di terreno di circa 300 mq su  cui erano stati illecitamente smaltite diverse lastre ondulate (per una volumetria approssimativa di circa 200mq), molte di esse rotte in piccolissimi pezzi e sparse sul nudo terreno. Le stesse, molto probabilmente, sono state illecitamente rimosse da qualche vecchia struttura;  inoltre erano presenti tubi di gronde e serbatoi per la raccolta acqua: tutti materiali in verosimile amianto. In più figuravano taniche di olii e nafta; vecchie poltrone; bidoncini di pitture murali; carcasse di vecchie TV; ferrosi; indumenti; gommapiuma; vetro; tubi in pvc; guaine bituminose; alcuni manichini; due sacconi Big Bag; residui di materiali combusti e altri materiali eterogenei.

Via Eufemia, una stradGrazzanise 4 marzoa di periferia che attraversa campi su cui si coltiva foraggio. In mezzo all'erba, oltre i fossati che la delimitano, amianto rotto e rifiuti di ogni genere: il degrado dei terreni dediti all'allevamento, il verde del territorio comunale deturpato da sversamenti illeciti che lo avvelenano mettendo a rischio le colture caratteristiche della periferia interna di Grazzanise. Una strada percorsa da imprenditori agricoli e da allevatori che non possono non vedere quanto vi è stato abbandonato: non si può continuare a girare gli occhi dall'altro lato e non rilevare che là dove cresce erba medica; granone; biada rischia di diventare un'ulteriore discarica a cielo aperto. Non occorrono controlli specifici, basta percorrere le strade periferiche senza doversi inoltrare in chissà quali anfratti: i rifiuti, le lastre di amianto, giacciono al sole, a vista, là dove dovrebbero esserci i delicati e profumatissimi fiori di campo che caratterizzano questo periodo dell'anno. Basterebbero i controlli istituzionali e le dovute misure di sicurezza per far capire a chi continua ad avvelenare il territorio che l'ambiente sta a cuore di chi vi vive e lo dovrebbe tutelare.