‘Così…così…così!’, uno studio sulla figura di Filumena Marturano proposto dalla compagnia ‘La seta storta

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Così, così, così. Quanto significato in questo semplice, naturale, ingenuo intercalare. Usato con spasmodico pathos da Titina De Filippo, nelle celeberrima interpretazione di Filumena Marturano. Così, così, così, dona il titolo all'appuntamento di domenica prossima, undicidi novembre, alle ore diciannove, al Gesù Gonfalone. Protagonista, ancora una volta, "La seta storta" , la compagnia teatrale diAnnamaria Cembalo. La regista capuana, continua un percorso professionale, evidenziando un fine rigorosamente sociale. Una successione di atmosfere, sentimenti, illusioni che rendono protagonisti i drammi umani, in una girandola divariegate sfaccettature. Insomma, una trasposizione esistenziale, generata da eventi di una contemporaneità, di cui ci si abitua a fatti ed avvenimenti che rendono, purtroppo, protagonisti i così detti "ultimi". Una definizione, questa, che non ci piace, che ci rende l'animo triste, spesso impotente, rispetto ad una evoluzione, che in un vortice incontrollabile, coinvolge una società distratta, disattenta ed ancorata a pregiudizi atavici. Il beneficio, però, nell'interpretazione, saldamente ancorata alla genesi dei testi, lascia aperto uno spiraglio di riscatto. La costante ricerca di una identità, inesorabilmente, deteriorata da uno statodi solitudine, anche interiore, viene riscattata dalla consapevolezza dell'io come persona, insomma, come essere umano. Cosi, quel tenue spiraglio di svolta umana e personale, apre, una nuova identità, la certezza in un futuro fatto di dignità, costellato da una serenità finalmente reale, concreta. Protagonisti, con la regia della Cembalo, ancora una volta il collaudato duodi attori: Daniela D'Auge è Francesco Antinolfi. Il loro studio sui personaggi e soprattutto sulla "filosofia" Eduardiana è, a dir poco, emozionante. Una location, quella del Gesù Gonfalone, che si presta e si adatta magnificamente ai testi. Scelta, quanto mai opportuna, che trova ancora una volta, nella Pro Loco ed il presidente Luigi Di Cecio, un caposaldo indispensabile per sostenere il progetto di una compagnia teatrale, La sera storta, che del sociale ne ha fatto proposta basilare, nel percorso di cultura e rivisitazione dei pregevoli lavori teatrali italiani. Conoscendo, però, l'enfasi della regista, non è detto che lo spettatore assista in modo amorfo alla esecuzione teatrale, senza riscontrare eclatanti coinvolgimenti e sorprendenti differenzazioni. Di Filumena Marturano, conosciamo la storia, altrettanto di quel Domenico Soriano, ricco commerciante napoletano, aduso solo ai vezzi di viveur e donnaiuolo di acclarata fama. Annamaria Cembalo, siamo certi, con la sua regia, metterà a dura prova la conoscenza teatrale dei personaggi.

Luigi Di Lauro