Grazzanise: amianto sminuzzato in periferia

Grazzanise F.3

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Comunicato Stampa

Lo 'smaltitore' si è preso la briga di tagliuzzare intere lastre di amianto in piccole parti forse per meglio trasportarlo, depositarlo e magari occultarlo. Il materiale abbandonato è stato rinvenuto su un'area già sequestrata.

Amianto  rotto  in  piccolissime  parti  e  smaltito  su  un'area   che  da  anni   è  adibita   a  discarica  abituale e  che  già  è stata  varie  volte   segnalata   dai volontari  D.E.A   e  successivamente  veniva  posta  sotto  sequestro

Nella  mattinata   di  mercoledi, nel  corso  di  una  perlustrazione   ambientale da  parte  dei   volontari  dell’Associazione  D.E.A  unitamente  ai  volontari  dell’associazione  NOA,  effettuata in  agro del  territorio di   Grazzanise  (CE) segnatamente in  una  stradina  sterrata   trav. Via  Motta  che  si  immette  su      via  degli  Schiavi   e  lungo  il  fossato  di  via  degli  Schiavi,   un'area   già segnalata   dagli  stessi  volontari, e  successivamente  posta  sotto  sequestro  dalle  autorità, si  accertava  che  nell’area  medesima  erano  stati  illecitamente  smaltiti  diversi  pezzi  di materiale  tossico  in  verosimile  amianto  rotto  in  piccole  parti .

A  questo  punto  è  inutile  ricordare  che l'amianto è pericoloso solo per inalazione di fibre infatti  il  pericolo  sorge  quando  c’è  aerodispersione  perché  può produrre  un  rischio  cancerogeno .  Chi  ha  preferito  sbarazzarsi  illecitamente   di  questo  materiale  in  questo  modo  non  ha  minimamente   pensato  ai  seri  danni  che   poteva  procurare  alla  salute  dei  cittadini…ha  scelto  il  modo  più  economico   e  il  più  tranquillo.

Essendo un'area sottoposta a sequestro per la presenza di materiale simile, lascia alquanto sconcertati il fatto che vi si continui a sversare. Forse chi vi deposita altro materiale pericoloso confida nel fatto che essendo già stata monitorata la zona, e posta sotto sequestro, la stessa non sarà ricontrollata o che forse il materiale depositato successivamente potrebbe essere confuso con quello già presente, senza tener conto del fatto che esiste una relazione fotografica di quanto ritrovato in precedenza.