Si dà un senso, dopo 11 mesi, alla gara da 28 MILIONI per la monnezza

Antropoli-Ricci-Papa-Gravante

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Stava rischiando di diventare una telenovella interminabile. Fortunatamente, invece, la saga del mini ambito (Grazzanise, S.Maria La Fossa e Capua)  ha messo in onda la sua ultima puntata. La Falzarano, dal prossimo 1 febbraio, inizierà il servizio di raccolta rifiuti.

La storia comincia un po' di tempo fa. Era il  il 13 gennaio 2014 e i tre comuni avevano stipulato una convenzione per la gestione associata dei servizi, tra i quali anche quello di raccolta differenziata, per cercare di garantire continuità(stabilità) alla direzione del apparato-monnezza.

Con la determina n°41 del 04 luglio 2014, il comune mazzonaro (capofila), gestito all'epoca dai commissari Migliorelli, Auricchio e Quaranta,  inoltrò "gli atti di gara necessari all’attivazione della procedure per l’affidamento per il periodo di 7 anni del servizio di raccolta rifiuti".

7 mesi dopo, cioè il 16 febbraio 2015, nel corso della quarta seduta pubblica, la Sua di Caserta dichiarò provvisoriamente aggiudicataria dell'appalto da circa 28 milione di euro, la “Società Ecologia Falzarano Srl di Ariola, unica partecipante alla procedura”. L’azienda beneventana vinse con un punteggio complessivo di 94 punti offrendo un ribasso del 2,1%..

Da quell'atto sono trascorsi 11 mesi. E' servito tempo per la stesura del contratto, per cercare di mediare sui livelli degli operai, per trattare con i sindacati. Realizzati tutte le tappe necessarie, ieri, lunedì, la ditta ha concretizzato i passaggi di cantiere degli operai che, fra qualche giorno cominceranno a lavorare per la nuova società.

Niente da fare per 11 operatori di Capua, che non sono rientrati nel nuovo cantiere.

Abbiamo detto più volte che, dando uno sguardo al capitolato, le attività che dovrebbe svolgere Falzarano vanno ben oltre la semplice raccolta monnezza. Quindi, al di là del teorico risparmio, che, nella fattispecie grazzanisana è da ricavare dal costo dello smaltimento (dai 606 mila euro del 2013, infatti, si prevede una spesa di 348 mila euro,  ai quali dovrebbero anche sottrarsi, sempre in teoria, 76 mila euro dati dal Conai) e dai mezzi di proprietà, c'è una serie di attività collaterali potenzialmente capaci di migliorare lo stato urbano del territorio.

Giuseppe Tallino